Un russo accusato di contrabbando di tecnologia militare sfugge agli arresti domiciliari in Italia | Italia

Un cittadino russo accusato di contrabbando di tecnologia militare è sfuggito agli arresti domiciliari il giorno dopo che un tribunale italiano ha accettato di consegnarlo alle autorità statunitensi.

Le autorità italiane hanno riferito che Artem Uss, arrestato all'aeroporto di Milano Malpensa con un mandato d'arresto internazionale lo scorso ottobre, ha rotto il suo braccialetto elettronico ordinato dal tribunale e ha lasciato la sua casa a Cascina Vione di Basiglio, in provincia di Milano.

I pubblici ministeri statunitensi lo scorso anno caricatoUss e altri quattro cittadini russi trasportavano tecnologia militare acquistata da produttori statunitensi ad acquirenti russi, alcuni dei quali finirono sul campo di battaglia in Ucraina.

Gli investigatori hanno affermato di aver utilizzato una società tedesca per spedire la tecnologia. L’USS è anche accusata di aver spedito petrolio dal Venezuela alla Russia in violazione di sanzioni e frode bancaria.

Martedì la corte d'appello di Milano ha dichiarato in una dichiarazione di aver accettato l'estradizione dell'Uss per contrabbando di petrolio e non per contrabbando di tecnologia militare, citando la mancanza di prove. Il suo avvocato, che non è stato possibile raggiungere immediatamente per un commento, avrebbe potuto ricorrere alla più alta corte italiana per cercare di impedire che il suo cliente fosse inviato oltreoceano.

Gli investigatori italiani temono che l'Uss abbia già lasciato il Paese. È il figlio di Aleksander Uss, governatore della regione siberiana di Krasnoyarsk.

Quando la polizia italiana è arrivata nel suo appartamento per verificare che fosse in casa, ha trovato la porta chiusa e la televisione accesa. Gli investigatori non escludono il coinvolgimento dei servizi segreti russi nella fuga dell'USS.

Nel corso del processo, gli avvocati dell'uomo hanno suggerito che il suo arresto e la sua estradizione sarebbero finalizzati ad uno “scambio di prigionieri”, citando l'interesse degli Stati Uniti ad ottenere da Mosca il rilascio di Paul Whelan, un uomo d'affari americano prigioniero condannato nel 2020 a 16 anni in prigione. in prigione in Russia.

Reuters ha contribuito a questo rapporto

Alberto Gabriele

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