Il cinema italiano visita la Colombia

Dal 2012 Gianni Bardini è ambasciatore italiano in Colombia. Dice che non vuole lasciare il paese senza averne visto ogni angolo. /Archivio

Foto: DAVID CAMPUZANO 2012

Come contribuisce Italcine agli scambi culturali tra Colombia e Italia?

Italcine vuole offrire la possibilità di godere di un'eccellente produzione italiana, raramente trasmessa nelle grandi distribuzioni colombiane, e anche di portare, attraverso le sue immagini, l'attuale realtà italiana che i film riflettono.

Quali saranno gli eventi speciali di questo festival?

L'inaugurazione ufficiale di Italcine, che avrà luogo sabato 31 maggio alle 19.30 presso il Teatro Auditorium Leonardus della Scuola Italiana Leonardo da Vinci, con un concerto di musiche tratte da colonne sonore di film, una conversazione con Salvo Basile e la proiezione di un film.

Quali scenari saranno disponibili per Italcine?

Tutti gli interessati sono cordialmente invitati, fino a esaurimento posti. A Bogotà, dal 30 maggio al 5 giugno, alla Cinemanía e alla Cinemateca Distrital. A Medellín, dal 6 all'8 giugno, al Centro Colombo Americano. A Barranquilla, dal 10 all'11 giugno, alla Cinemateca del Caribe, sala Country, e a Cali, dal 13 al 15 giugno, alla Cinemateca Museo La Tertulia.

Quali sono le prospettive per i rapporti tra Colombia e Italia?

Non potrebbero essere migliori. Tra la Colombia e l'Italia esistono un'enorme quantità di affinità e complementarità che offrono ogni giorno infinite opportunità di cooperazione e di scambio. La sfida per i governi è essere all’altezza della sfida e sfruttare appieno queste opportunità.

Come valuta il risultato delle elezioni del Parlamento europeo?

Preoccupante. Hanno dato un segnale di disaffezione verso il progetto di integrazione europea su cui bisogna riflettere.

Quale pensi sia il motivo della crescita degli oppositori dell’UE?

Forse l’Europa è vista più come un soggetto burocratico che come un’entità politica capace di toccare il cuore dei cittadini. Inoltre, l’Europa è stata ingiustamente additata come il principale capro espiatorio della crisi economica.

Come vede le riforme attuate dal nuovo governo italiano?

Non c'è dubbio che la sua forte volontà riformista e l'atteggiamento determinato dimostrato in questi primi mesi interpretano correttamente un desiderio profondo del popolo italiano, ed è per questo che ha ricevuto un forte sostegno alle ultime elezioni.

Come valuta l'iniziativa di ritirare il visto Schengen ai colombiani?

La decisione politica è già stata presa. Ciò che resta è un iter burocratico molto complesso che richiederà ancora diversi mesi. Ma il risultato finale è fuori dubbio.

Cosa ti ha spinto a diventare ambasciatore italiano in Colombia?

Mi piace molto la Colombia, soprattutto la gentilezza, a tutti i livelli, della sua gente.

Quale altro paese dell'America Latina ti piacerebbe visitare?

Prima di visitare altri paesi, voglio conoscere ogni angolo della Colombia.

Qual è l'ultimo film che hai visto?

Gloria, di Sebastián Lelio. Mi è piaciuto. Performance straordinaria di Paulina García.

Quello che ha avuto il maggiore impatto su di te nella vita?

Quello che ha avuto un profondo impatto su di me quando ero molto giovane è stato Blue Soldier, in cui per la prima volta gli indiani erano i buoni e gli americani i cattivi. Mi ha rivelato l’obbligo morale di dubitare sempre dell’interpretazione convenzionale della verità.

Che influenza ha avuto Fellini su di te e, in generale, sull'Italia?

Gigantesco. Ha mostrato la possibilità di esprimere attraverso il cinema la complessità dell'inconscio, al di là della percezione sensoriale.

Ti sei innamorato di un'attrice quando eri giovane?

Naturalmente sì, e molto. Di Candice Bergen, la cui straordinaria bellezza ha contribuito al forte impatto di Blue Soldier, di cui ho già parlato.

Alberto Gabriele

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