Giro d'Italia 2016 Esteban Chaves

Questa domenica, un altro Giro d'Italia si è concluso con gioia per la Colombia, con tre dei suoi ciclisti che sono finiti nella top 10, il più notevole dei quali è stato il vicecampione di Bogotà, Abierto Chaves.

Le vainqueur de la compétition, après trois semaines, a été l'Italien Vincenzo Nibali, qui a terminé habillé en rose la 99ème édition du Giro, qui s'est conclue à Turin, et a inscrit son nom dans cette épreuve cycliste pour la deuxième ora.

Negli ultimi quattro anni un colombiano è salito tre volte sul podio del Giro d'Italia. Nel 2013 Rigoberto Urán, settimo in questa edizione, arrivò secondo.
Nel 2014, Nairo Quintana è stato campione e Urán si è ripetuto al secondo posto.

Quest'anno, oltre al podio di Chaves, altri due colombiani sono entrati nella top 10. Urán è arrivato settimo e Darwin Atapuma, autore di un Giro brillante, è arrivato nono.

Paura per Uran e Chaves nell'ultima tappa

La 21esima e ultima tappa, tra Cuneo e Torino, ha calato il sipario sulla tappa italiana con una trionfante corsa di 163 chilometri che si è conclusa su un circuito cittadino nel capoluogo piemontese.

Un giorno di cure, Esteban Chaves e il suo connazionale Rigoberto Urán hanno avuto un piccolo spavento quando sono rimasti coinvolti in una caduta a 29 km dal traguardo, ma sono rientrati nel gruppo senza problemi, a differenza di Jasha Sutterlin, tedesca del team Movistar, che È stato necessario trasportarlo in ospedale in ambulanza.

Le cadute, frequenti a causa del terreno scivoloso nell'ultima parte della giornata, non hanno influito sulla classifica generale, poiché la tappa era, in quel momento, neutralizzata ai fini della classifica generale. La corsa ha iniziato a ravvivarsi solo a 66 km dalla fine, quando due corridori olandesi della Lotto-Jumbo, Jos van Emden e Maarten Tjallingii, hanno attaccato.

Il primo dei due, un grosso rullo, è rimasto in volo fino al chilometro 6. Allo sprint finale sono arrivati ​​una ventina di corridori, tra i quali Nizzolo è stato il più forte.

Non c'erano grandi specialisti che avevano iniziato a Gito, come Kittel, Greipel, Ewan, Demare e Viviani), quindi Nizzolo aveva una grande opportunità e seppe sfruttarla.

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Alberto Gabriele

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