Una fusione linguistica virale: ha condiviso frasi in argentino su TikTok per mostrare la somiglianza con la lingua italiana

Il video è diventato virale sui social. (TikTok: @aleramirez.ok)

Alexis Ramírez, argentino residente a Barcellona, ​​è diventato protagonista di un video su TikTok che ha attirato l'attenzione di migliaia di utenti in tutto il mondo. Questo contenuto è stato evidenziato da fusione culturale e linguistica fra Argentina E Italiadimostrando come le parole possano costruire ponti tra diverse comunità.

Nel video, condiviso tramite l'account TikTok @aleramirez.ok, lo si vede insieme a un amico italiano mentre esplora le somiglianze tra lo spagnolo e l'italiano del River Plate. La dinamica è semplice ma efficace: Alexis pronuncia frasi argentine di tutti i giorni, seguite dal loro significato in italiano.

Il viaggio linguistico inizia con la frase “Mi fanno male i gamberetti», doppiato da Alexis. Il suo amico italiano risponde subito: ““Mi fa male la gambe”. Un momento di connessione culturale che rivela la radice comune tra le due lingue e come esse esprimano il dolore in modi simili.

La fusione linguistica virale: condividi le somiglianze argentino-italiano su TikTok. (Tic Tac)

Il divertimento continua con la frase “grande nazo”, che in italiano significa “Naso gigante“. Il culmine del video si raggiunge con la frase “Guarda questo, è sporco“, pronunciato dal giovane argentino, e dal suo omologo italiano: “Risparmialo quanto e quanto“.

Il video è diventato virale, raccogliendo oltre 350.000 visualizzazioni e circa 60.000 Mi piace. I commenti di utenti provenienti da diverse parti del mondo evidenziano il piacere e la sorpresa di scoprire le connessioni linguistiche tra lo spagnolo e l'italiano del River Plate.

“Il vecchio accento argentino suona come quello italiano”, “Quando ho scoperto che tutte le parole che credevo argentine erano in realtà parole italiane”, “Quando ho scoperto che in Italia la chiamano birra birra…” e “Facha, credo che sia okay anch'io” sono alcuni dei messaggi della pubblicazione diventati virali.

Alberto Gabriele

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