Da
Bloomberg
Pubblicato il
11 giugno 2024
Un tribunale di Milano ha posto sotto controllo giudiziario la società di proprietà della casa di moda francese Christian Dior, citando presunte violazioni del diritto del lavoro, ha detto un funzionario italiano.
Il produttore Dior Srl, che produce borse e accessori di lusso in Italia per Dior, una filiale di LVMH, “non è riuscito a prevenire e frenare lo sfruttamento dei lavoratori nel suo ciclo produttivo”, ha affermato la polizia italiana in un comunicato. I subappaltatori hanno sfruttato lavoratori privi di documenti e illegali e non hanno rispettato le norme sul lavoro, sulla salute e sulla sicurezza per ridurre i costi di produzione, afferma la nota.
I rappresentanti di Dior e LVMH non sono stati immediatamente disponibili per un commento. La notizia è stata già riportata dai media italiani, tra cui Il Corriere della Sera su cui fa affidamento la Procura della Repubblica.
In Italia, un tribunale può porre un’azienda sotto controllo giudiziario, che prevede la gestione temporanea da parte di un giudice, se si ritiene che l’azienda abbia tratto vantaggio da condotte commerciali illecite da parte di terzi, compresi i fornitori.
Secondo le stime di HSBC, Christian Dior Couture è il secondo marchio di moda di LVMH e lo scorso anno ha generato un fatturato di circa 9,5 miliardi di euro. LVMH non suddivide le vendite per marchio. Dior è gestito dalla figlia maggiore di Bernard Arnault, Delphine Arnault, 49 anni.
L’affare Dior segue un’indagine su Giorgio Armani su questioni lavorative simili. Ad aprile, un giudice di Milano ha imposto la stessa misura contro l’unità produttiva di Armani per presunto sfruttamento dei lavoratori.
Fashionnetwork.com con Bloomberg