Al CES di Las Vegas, centinaia di startup hanno cercato di dimostrare che la tecnologia può aiutare a guarire le persone, migliorare l’istruzione e il lavoro, aumentare la produttività e salvare il pianeta. Pezzi selezionati dal massimo dell’anno per innovazioni tecniche ed espedienti elettronici, che si conclude questa domenica.
Tocchiamo con gli occhi
La start-up One Third, che punta a combattere lo spreco alimentare, ha presentato un dispositivo a luce infrarossa per “scannerizzare” gli avocado. Basta mostrargli uno di questi frutti, noti per i loro benefici nutrizionali, e leggere il risultato su un’applicazione mobile. Gli algoritmi del programma utilizzano un codice colore per indicare se l’avocado è “non ancora maturo”, “maturo” o “troppo maturo”.
Oltre alle informazioni utili per i consumatori, il dispositivo ha lo scopo di scoraggiare i clienti dei supermercati dal provare i frutti uno per uno, cosa che li danneggia. L’azienda deve il suo nome al fatto che un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato.
Cappello parlante
Come il cappello parlante di Harry Potter, l’auricolare iSyncWave si trova sulla testa ed è in grado di scansionare le onde cerebrali e fare una diagnosi. Ma non è magia. Il dispositivo esegue un elettroencefalogramma e i suoi algoritmi di intelligenza artificiale prevedono il rischio di disturbi cognitivi (incluso l’Alzheimer) in dieci minuti.
La società sudcoreana che lo ha sviluppato, iMediSync, ritiene che il suo auricolare potrebbe ridurre drasticamente le risorse finanziarie e il tempo necessari per tale diagnostica. Il dispositivo è inoltre destinato ad essere utilizzato per effettuare alcune terapie contro le malattie neurodegenerative.
balla adesso
Molte startup stanno lavorando a metodi di comunicazione con la tecnologia per tutte le persone che non possono programmare ma hanno bisogno o hanno bisogno di interagire con sistemi informatici sempre più complessi. Allo stand c (Next Industries), Nadia Giuliani si trova dietro un piccolo robot, afferra due controller collegati e batte le mani dicendo “Clap”. Il dispositivo lo imita immediatamente e applaude. Il manager può anche insegnargli i passi di danza.
“La nostra tecnologia viene utilizzata per trasformare le interazioni con i dispositivi”, spiega Massimiliano Bellino, CEO di Next Industries. “Usiamo comandi vocali e gesti per umanizzare le interazioni con il mondo digitale”, continua.
La suite software basata sull’intelligenza artificiale dell’azienda italiana è progettata specificamente per le fabbriche in modo che i tecnici possano insegnare ai robot a eseguire compiti invece di doverli programmare manualmente. Tactigon promette un aumento della produttività del 30% grazie agli algoritmi.
Sacco da boxe intelligente
Con I’I-Perskin, non si tratta più di colpire il sacco da boxe. Questa copertura collegata scorre sul sacco da boxe e presenta bersagli luminosi e sensori elettronici flessibili per guidare gli esercizi e analizzare la potenza e la precisione del pugile.
L’allenamento può essere impostato e le prestazioni controllate tramite un’app mobile. La start-up francese che ha disegnato la copertina, I-Percut, inizialmente vuole venderla ai palazzetti dello sport.