Taleb Alrefai, Audrey Millet, Gilles Ortlieb, Arturo Perez-Reverte…

Romanzi, una raccolta di poesie e fotografie, un saggio di storia, un altro di sociologia… Ecco una breve rassegna di sette opere degne di nota di questa diciannovesima settimana dell’anno.

Romanzo. Le porte del paradiso di Taleb Alrefai

Yacoub, un impegnato uomo d’affari kuwaitiano, trascura sua moglie Sheikha e diventa introverso dopo che il figlio più giovane Ahmed è fuggito dalla casa di famiglia per unirsi a un gruppo jihadista in Siria. Per la prima volta nella sua vita prova un’attrazione inquietante per un’altra donna, Farnaz, una giovane impiegata iraniana che, pur essendo nata in Kuwait, è privata di tutti i diritti riconosciuti come cittadina di quel Paese. Taleb Alrefai (nato nel 1958), uno scrittore kuwaitiano il cui bellissimo romanzo è il quinto romanzo tradotto in francese, ne dispiega la trama dando voce ai suoi quattro personaggi principali. Attraverso di loro disegna un quadro senza compromessi della società kuwaitiana tra consumi eccessivi, ritiro settario ed estrema ingiustizia. R Sì.

“Le porte del paradiso” (Khatf al-habîb), di Taleb Alrefai, tradotto dall’arabo (Kuwait) da Luc Barbulesco, Actes Sud, 320 pp., € 22,80, digitale € 17.

Romanzo. “Kramp” di Maria José Ferrada

M, una ragazzina cilena, convince il padre D, commesso di un negozio di ferramenta, ad accompagnarla nei suoi giri. Mentre i suoi compagni studiano a scuola, lei completa la sua formazione nella grande famiglia di venditori ambulanti che si riunisce nelle città e nei villaggi. Ascolta le loro storie e scopre i loro metodi di vendita non sempre ortodossi. Scritto all’altezza di un bambino e poi di un adolescente, questo breve romanzo didattico è ampiamente influenzato dalla pittura calcografica del Cile durante la dittatura di Pinochet. Attraverso la semplicità della sua scrittura, Maria José Ferrada, classe 1977, rende ancora più struggenti gli indizi che rivelano le atrocità del regime: l’assenza della madre di M, segnata da un misterioso lutto, l’insistenza di un amico nel voler fotografare “fantasmi” – le tracce degli scomparsi… Questo romanzo colpisce per la presentazione della graduale consapevolezza del narratore degli orrori del suo paese. Un compendio di emozioni catturate con finezza. Ar.S.

“Kramp”, di Maria José Ferrada, tradotto dallo spagnolo (Cile) da Marianne Millon, Quidam, 134 p., € 16, digitale € 11.

Leggi anche (2021): Articolo riservato ai nostri abbonati “The Bastards”, di Arelis Uribe: i duri del Cile

Romanzo. “Il marchio” di Frida Isberg

Raccolte di racconti, poesie: la giovane islandese Frida Isberg, classe 1992, ha già fatto scalpore all’estero. Lo scopriamo in Francia con questo primo romanzo. Isberg immagina una società diventata così moralmente intransigente… “O sono d’accordo con la doxa o sono una cattiva persona” – che ne ha sviluppato uno “prova di empatia”. Basato su uno studio che mostra che la mancanza di empatia incoraggia il crimine, questo test mira a ignorare coloro che lo fanno “Non lavorare per il bene del gruppo”. La trama si dipana quando diventa “necessario” mettere tutti alla prova in modo ricorrente e obbligato. In grado o incapace di vivere in società? Pensiamo ad Aldous Huxley in questo testo vibrante, senza fiato e molto contemporaneo, in cui la correttezza politica è diventata la promessa del migliore dei mondi possibili. Fl.N.

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Alberto Gabriele

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