Sono già in pensione e dopo la riforma dovranno decidere se tornare a lavorare o percepire meno soldi

Proprio quando pensavano di aver chiuso con il mondo del lavoro, sedici ex dipendenti dell’azienda di Orano hanno ricevuto inaspettatamente una raccomandata ai primi di aprile.

Una conseguenza particolarmente spiacevole della riforma delle pensioni. Qualche settimana fa, sedici ex dipendenti dell’azienda Orano (ex Areva), che avevano usufruito di un regime di prepensionamento, sono stati informati dal loro ex datore di lavoro di un cambiamento significativo nella loro pratica.

Come spiegato Blu Francia, questi pensionati, tutti nati dopo il 1961, hanno ricevuto una raccomandata con la quale si informava che, per la loro data di nascita, erano interessati dalla famosa riforma, una delle principali disposizioni della quale è l’innalzamento dell’età pensionabile legale. A questi ex lavoratori nucleari sono state offerte tre “opzioni” per legalizzare la loro situazione.

“Avevo già in programma di trasferirmi nel sud della Francia”

Secondo i media di servizio pubblico, ciascuna delle sedici persone che hanno ricevuto la lettera deve scegliere tra “ripartire lo stipendio (perdendo lo stipendio ogni mese)”, “riprendere un’attività professionale” o “scegliere di prendere un congedo non retribuito”. Logicamente, questa notizia inaspettata ha suscitato stupore tra gli ex dipendenti interessati.

“Avevo già in programma di stabilirmi tranquillamente nel sud della Francia dopo una lunga carriera in azienda”, dice uno di loro che è stato contattato da France Bleu.Infine, è disgustoso che non venda più la mia casa.

Le lettere inviate… prima che la riforma fosse approvata dal Consiglio costituzionale

Ad aumentare questo senso di ingiustizia, queste raccomandate, giunte ai destinatari all’inizio di aprile, sembrano essere state inviate “anche prima dell’approvazione da parte del Consiglio costituzionale della riforma delle pensioni”, avvenuta il 14 aprile. Inoltre, come sottolinea un rappresentante sindacale citato da France Bleu, “i regolamenti attuativi (della nuova legge) non sono obsoleti (…) Se oggi chiami CARSAT, nessuno può dirti di quanti trimestri aggiuntivi hai bisogno Fare”.

Il colosso nucleare francese, assumendo ora l’iniziativa e contattando gli ex dipendenti interessati, ha mostrato uno zelo eccessivo? “È nostro compito come azienda responsabile prevedere, avvertire il dipendente in modo che non abbia brutte sorprese in autunno, ma anche trovare soluzioni individuali”, supplica un manager di Orano citato da France Blue. Un vezzo amministrativo che difficilmente placherà le ancora alte tensioni intorno a questa riforma, alla quale si oppongono più di sette francesi su dieci.

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Alberto Gabriele

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