Il premier italiano Giorgia Meloni potrebbe decidere di abbandonare la “Via della Seta” e virare il suo Paese verso gli Stati Uniti.
L’Italia dovrà decidere se rinnovare o meno l’accordo che la lega alla Cina sulle Nuove Vie della Seta.
Il protocollo firmato nel 2019 prevede in particolare il finanziamento dell’infrastruttura.
All’epoca il premier Giorgia Meloni era all’opposizione e aveva criticato il riavvicinamento con Pechino.
Giorgia Meloni potrebbe presto scegliere di non firmare il prolungamento del contratto.
Silvia Menegazzi, Docente di Scienze Politiche Università Luiss-Guido Carli: “Il MoU non è un contratto, quindi non ci sono implicazioni legali o obblighi che entrambe le parti devono rispettare. Soprattutto, però, è un accordo che ha un significato politico speciale per la Cina». E per l’Italia. Centinaia di accordi sono stati firmati da quando l’iniziativa è iniziata più di un decennio fa. Il significato politico di questo accordo potrebbe avere implicazioni per le relazioni politiche Cina-Italia.
La Casa Bianca non vorrebbe restare nella sfera di influenza della Cina, ma neanche Giorgia Meloni vuole rompere con Pechino.
È compito del Presidente del Consiglio non danneggiare le imprese italiane.
È possibile che vengano firmati altri accordi con la Cina, ma questa volta solo in ambito commerciale.
Quanto ai rapporti con gli Stati Uniti, il presidente Joe Biden ha varato un grandioso pacchetto di stimoli del valore di oltre 7mila miliardi di euro.
Molte aziende italiane vogliono una fetta della torta.
Ma per partecipare alle gare l’Italia deve dimostrare di essere un alleato affidabile.
La Roma fa il conto e analizza i rischi che deriverebbero da una violazione dell’accordo con la Cina.
Francesca Ghiretti, analista di MERICS: “Non mi aspetto che questi ‘rischi economici’ siano enormi. Potremmo vedere un’azione contro, diciamo, i marchi di lusso in Cina attraverso un boicottaggio, ma lo vedo come un rischio molto marginale”. A meno che la Cina non veda questo come qualcosa che danneggia i suoi interessi fondamentali, probabilmente non vedremo molto.
Il 19 maggio si terrà a Hiroshima, in Giappone, il vertice del G7 e Giorgia Meloni dovrà convincere i suoi alleati occidentali del suo impegno.