La società tedesca Pendix ha introdotto un nuovissimo motore per bici elettriche, il gDrive. La sua forza sta nel fatto che in caso di difetto tecnico ogni parte può essere sostituita singolarmente. Un modo per migliorare la durata del sistema.
Per rendere più attraenti le nostre bici elettriche di domani non è necessario solo un bel design e alcune nuove caratteristiche innovative. Dobbiamo anche concentrarci sul cuore di queste macchine, ovvero il motore e la batteria, che sono ovviamente parte integrante dell’esperienza complessiva.
Uno di questi attori è la società tedesca Pendix, che progetta accumulatori e unità di azionamento per VAE. L’ultima novità è stata annunciata ufficialmente di recenteun post su LinkedIne sarà oggetto di una presentazione più dettagliata all’Eurobike di Francoforte a fine giugno 2023.
Parti intercambiabili singolarmente
Questo è un nuovo motore centrale chiamato gDrive. I pochi elementi condivisi dal produttore sono interessanti sotto diversi aspetti. Il focus di questo progetto era sulla sostenibilità. Di conseguenza, ogni componente del motore può essere sostituito individualmente, apprendiamo.
In caso di guasto tecnico al cuore del sistema, tutto ciò che devi fare è determinare quale parte è difettosa e quindi sostituirla. Questo evita di dover sostituire l’intero motore e le sue parti, anche se gli altri singoli componenti funzionano molto bene.
“Invece di produrre rifiuti, il nostro obiettivo è creare un’economia circolare attraverso la fornitura costante di pezzi di ricambio e la rete di assistenza esistente“, spiega Christian Hennig, amministratore delegato di Pendix.
Per la produzione di componenti, Pendix si affida a un partner industriale giapponese, Johnson Electric, che ha stabilimenti in 22 paesi. Quindi le parti provengono dai suoi siti, che secondo Pendix utilizzano energia rinnovabile.
Una coppia generosa
Guardando il Proprietà Da Pendix possiamo vedere che undici dei suoi stabilimenti in Francia, Germania, Ungheria, Italia, Polonia, Serbia, Svizzera e Brasile sono alimentati al 100% da energia rinnovabile. Johnson Electric non produce direttamente questa elettricità, ma la acquista da società terze.
Da parte sua, il motore gDrive porterà alcune funzioni di base, ma sempre interessanti da avere, come un jump start, una connessione Bluetooth con un’applicazione mobile o anche un’esperienza di guida naturale, assicura sempre l’azienda su LinkedIn. L’elemento che più colpisce non è altro che la coppia di 85 Nm, che promette partenze e accelerazioni molto dinamiche.
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