Profughi: scambio di colpi tra Italia e Francia – politica

Con 230 migranti a bordo, la nave del soccorso in mare Ocean Viking ormeggiato nel porto di Tolone, nel sud della Francia, venerdì mattina. Il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin ha dato il suo permesso giovedì dopo che il governo italiano di destra non ha permesso l’atterraggio della nave dell’ONG SOS Méditerranée. Per questo ora c’è un aperto scambio di colpi tra Parigi e Roma, che rischia di estendersi a livello Ue.

Laurence Boone, segretario di Stato francese per l’Europa, ha dichiarato venerdì che l’Italia ha tradito tutta la fiducia dell’Europa. Non ha seguito le regole e ha messo in pericolo vite umane con decisioni unilaterali. “È discutibile se la vita delle persone venga sfruttata”, ha detto Boone. Non sarebbe sostenibile se le regole europee dovessero essere cambiate con ogni governo.

Il giorno prima, Darmanin aveva già definito inaccettabile l’azione di Roma e accusato il governo di aver violato gli accordi bilaterali e internazionali. Parigi ha sospeso un accordo per accogliere 3.500 migranti dall’Italia e ha affermato che rafforzerà i confini con il paese vicino.

Meloni dice che l’Europa manca di solidarietà

Alcuni dei migranti Ocean Viking era sulla nave da più di due settimane e il governo italiano aveva trattenuto altre due navi di ONG con centinaia di persone soccorse in attesa del permesso di attraccare per lo stesso tempo. Ha anche applicato un nuovo decreto per impedire lo sbarco di tutti i migranti.

Venerdì il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha reagito indignata alle accuse di Parigi: “Sono rimasta colpita dalla reazione aggressiva del governo francese, che ho trovato incomprensibile e ingiustificata”, ha detto. Non riusciva a capire l’entusiasmo davanti a 230 migranti. L’Italia è trattata dall’Europa senza solidarietà, ha affermato Meloni. L’unica soluzione comune è difendere le frontiere esterne dell’UE, impedire la partenza delle barche dei profughi verso il Nord Africa e aprire lì i cosiddetti hotspot. Ne ha discusso anche con il presidente francese Emmanuel Macron, la Germania e l’UE.

Come il suo partner di coalizione Lega, il presidente del gruppo post-fascista Fratelli d’Italia persegue una politica anti-immigrazione, compresi i soccorritori marittimi non governativi e alcuni ministri. Li presentano come i principali responsabili dell’arrivo di circa 90.000 boat people quest’anno. Di questi, infatti, il 16% raggiunge l’Italia con le navi delle Ong. La Meloni ha annunciato: “Ci saranno sicuramente nuove misure”.

Pur non comprendendo le turbolenze del governo parigino per i 230 migranti, la populista di destra Marine Le Pen si è indignata ancora di più in Francia per aver attaccato il presidente Macron: il fatto che abbia accettato per la prima volta che una nave che portava migranti in Francia è stato “un segno drammatico di un atteggiamento lassista”. Nessuno crede che voglia porre fine alla “massiccia e anarchica immigrazione”.

Per la distribuzione dei 230 superstiti Ocean Viking Il ministro degli Interni di Macron, Darmanin, ha detto che Francia e Germania ne assorbiranno un terzo ciascuna; Croazia, Bulgaria, Lituania, Lussemburgo e Norvegia avrebbero proposto di aggiungerne altri.

Alberto Gabriele

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