Roma (AP) – Il governo federale ha chiesto all’Italia di soccorrere i circa 180 migranti barconi a bordo della nave tedesca “Humanity 1”. “Abbiamo chiesto al governo italiano di fornire pronta assistenza”, ha detto l’ambasciata tedesca a Roma in una risposta al canale televisivo italiano Rai 3, disponibile giovedì presso l’agenzia di stampa tedesca. Ne ha dato notizia mercoledì sera la trasmissione televisiva Il cavallo e la torre.
Al largo dell’Italia, le navi battenti bandiera norvegese “Geo Barents” e “Ocean Viking” e la “Humanity 1” con a bordo un totale di quasi 1.000 migranti soccorsi attendono da giorni un porto sicuro. Secondo l’organizzazione SOS Humanity, sulla nave tedesca ci sono più di 100 minori non accompagnati. Sotto il nuovo governo di destra del primo ministro Giorgia Meloni, l’Italia si rifiuta di assegnare un porto per gli equipaggi in modo che le persone possano sbarcarvi.
Non solo un dovere morale
Una portavoce della Commissione europea ha sottolineato giovedì che “salvare vite umane in mare è sia un dovere morale che un obbligo legale” per gli Stati dell’UE.
Alla fine di ottobre, Roma ha informato la Germania e la Norvegia in una lettera che le navi di soccorso marittimo civile battenti la loro bandiera hanno violato gli standard di sicurezza e controllo applicabili. La lettera del ministero degli Esteri federale ora indica che il governo federale ha risposto alla nota verbale e ha presentato il suo parere legale.
Non era chiaro come sarebbe continuata l’attività delle navi. Interrogata, la Farnesina di Berlino non ha fornito ulteriori informazioni sui colloqui in corso con Roma. In un libro pubblicato venerdì da un giornalista, la Meloni viene citata sulla questione delle organizzazioni umanitarie. “Se una nave di una ONG, diciamo, naviga sotto bandiera tedesca, ci sono due casi: o la Germania la riconosce e se ne prende cura, oppure diventa una nave pirata”, dice.
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