Prada espande le sue capacità produttive in Italia

Prada continua a spingere i muri. Alla guida di ventiquattro siti, di cui ventuno impiegano 3.200 persone in Italia, il conglomerato del lusso noto per i marchi Prada, Miu Miu e Church’s ha annunciato che assumerà qui 400 persone entro la fine del anno. Nei suoi stabilimenti investirà 60 milioni di euro, rispetto ai 70 milioni del 2022.

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A Torgiano, in Umbria, il maglificio e la maglieria raddoppieranno a 9.000 metri quadrati e daranno lavoro a 250 persone. Una batteria di automi viene utilizzata nello stabilimento di Levane (Toscana) per incrementare la produzione di sneakers. E l’organico del sito di Scandicci (Toscana), specializzato in borse, sarà ampliato di 100 posti in più (il 50% in più rispetto a prima). 70 dipendenti saranno assunti nel 2024 nelle fabbriche di pelletteria di Figline, Arezzo, Terranuova in Toscana e Milano (Lombardia).

In Francia, la conceria di Limoges, che rifornisce di pelli, acquisita nel 2014, è in fase di ammodernamento per migliorare il proprio sistema di riciclo dell’acqua.

Prepararsi per una IPO a Milano

Il gruppo, presieduto da Patrizio Bertelli, socio insieme alla moglie, la stilista Miuccia Prada, nipote del fondatore, persegue così la “verticalizzazione” della sua attività, ha spiegato Massimo Vian, Direttore Industriale, giovedì 20 aprile nel corso di una presentazione alla stampa. D’altro canto, la società, di cui il 20% del capitale è flottante, sta preparando il terreno per un’IPO alla Borsa di Milano, 12 anni dopo aver raccolto 2 miliardi di dollari in una prima quotazione all’estero, a Hong Kong.

Sin da quando è stato fondato nella galleria Vittorio Emanuele II di Milano nel 1913 da Mario Prada, il marchio di pelletteria ha cercato di mantenere ed espandere le proprie fabbriche e resistere alla marea dei suoi concorrenti, che sono aderenti a contratti sobri per realizzare le loro collezioni.

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Inoltre, annuncia che continuerà la sua politica di acquisizione di subappaltatori e fornitori vicini alle sue officine. Nel 2021, il produttore entra nel capitale di una filanda di cashmere, Filati Biagioli, nella regione di Pistoia in Toscana, accanto al Gruppo Zegna, e nel 2022 nella capitale della conceria italiana Superior, specializzata in pelli di vitello, vicino a Pisa. Quest’anno, parte dell’investimento di 60 milioni di euro sarà utilizzato per acquisizioni, ha dichiarato Lorenzo Bertelli, primogenito di Patrizio Bertelli e Miuccia Prada, che tra qualche anno sostituirà il boss Andrea Guerra.

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Alberto Gabriele

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