Politica – L’opposizione italiana manifesta unita per la prima volta contro il governo di destra

I partiti italiani dell’opposizione manifestano a Roma Immagine: AFP

I tre maggiori partiti di opposizione italiani hanno manifestato insieme per la prima volta contro le riforme costituzionali previste dal governo. Circa 2.000 persone hanno marciato nella capitale Roma.

I tre maggiori partiti di opposizione italiani hanno manifestato insieme per la prima volta contro le riforme costituzionali pianificate dal governo di destra. Martedì circa 2.000 persone hanno marciato per Roma. Temono, tra l’altro, che le riforme indeboliscano il Parlamento e limitino l’indipendenza della magistratura. “In difesa dell’unità nazionale” era uno degli slogan degli oppositori del governo.

Alla manifestazione hanno preso parte anche la leader del socialdemocratico PD Elly Schlein, il leader del movimento populista di sinistra Cinque Stelle Giuseppe Conte e i presidenti dell’alleanza verde-sinistra VS Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. “Non permetteremo al governo di ribaltare la Costituzione”, ha detto Schlein.

L’alleanza di governo del primo ministro di estrema destra Giorgia Meloni è composta dal partito post-fascista Fratelli d’Italia, dal nazionalista di destra Forza Italia e dalla Lega di estrema destra. La Meloni vuole che in futuro sia il popolo a decidere direttamente chi diventerà capo del governo per “rafforzare la democrazia”. L’opposizione vede in questo un tentativo della Meloni di espandere il suo potere.

La seconda riforma mira a rafforzare l’autonomia delle regioni. Potrebbero quindi prendere decisioni più indipendenti sull’istruzione o sulla protezione ambientale, cosa che secondo i critici potrebbe aumentare lo squilibrio economico del paese tra nord e sud. Gli oppositori del governo temono che la terza riforma indebolirà l’indipendenza della magistratura.

Nessuna delle tre proposte verrà attuata a breve. Uno dei maggiori ostacoli per la coalizione di governo è che non dispone della necessaria maggioranza dei due terzi.

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Alberto Gabriele

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