Poc – Autoliv: presto un casco con airbag integrato?

La tua testa non ha prezzo! Con questo in mente, l’azienda svedese Poc, nota per i suoi dispositivi di protezione, sta collaborando con Autoliv, leader mondiale nei sistemi di sicurezza automobilistica, per sviluppare un casco con airbag integrato. Se inizialmente si tratta di prendere di mira una pratica da pendolare, non è da escludere nel lungo periodo che la tecnologia equipaggerà i nostri caschi MTB. Spieghiamo i vantaggi e gli svantaggi:

Il postulato alla base di questo progetto congiunto Autoliv e Poc è: la mobilità dolce si sta evolvendo e l’arrivo delle biciclette a pedalata assistita consentirà di spostarsi più velocemente e più facilmente di prima. E come Poc che dice: “Questa crescita deve essere supportata da una migliore protezione del casco“, la motivazione delle due aziende in questo progetto è la crescente popolarità delle e-bike come mezzo di trasporto, ma soprattutto il numero di incidenti in costante aumento.

In questa missione, Poc collabora con un esperto del settore, il principale produttore mondiale di airbag e cinture di sicurezza: Autoliv. Nel mondo delle due ruote, l’azienda di Stoccolma ha in particolare un airbag per moto/scooter, un giubbotto biker dotato di airbag o, più precisamente, un casco da moto con airbag integrato (e sta sviluppando in partnership con il brand italiano Airoh).

Questo progetto di casco airbag ricorda un altro marchio svedese che potresti conoscere: Hövding e il suo casco invisibile. Iniziata da due studenti di design industriale, questa idea prende la forma di un airbag che gira intorno al collo e avvolge la testa in caso di caduta. Il progetto è stato un completo successo ed è passato dalla tesi di laurea alla società quotata!

Anche se Poc e Autoliv sono ancora discreti sui dettagli di fabbricazione di un tale casco, l’idea di base è ancora visibile. Come i giubbotti con airbag (su moto o sci), il casco è dotato di sensori di movimento per rilevare una caduta improvvisa, un segnale che attiva l’attivazione automatica dell’airbag da parte di un’unità elettronica. Il gonfiaggio sarebbe istantaneo e coprirebbe sia la parte superiore che i lati della testa.

Una volta attivato, l’airbag assorbe l’impatto mentre la fodera in schiuma del casco può continuare a contribuire nel modo consueto. La combinazione delle due tecnologie di assorbimento riduce significativamente il rischio di lesioni alla testa durante i test di impatto, secondo il marchio.

Durante i test, il casco è stato posizionato sulla testa di un manichino per crash test e sono stati simulati vari scenari di impatto. I test hanno dimostrato che in un impatto a 20 km/h, il rischio per un ciclista di subire un trauma cranico da moderato a grave (AIS 2+) è ridotto dall’80% al 30% con questa nuova tecnologia.

“L’obiettivo è perfezionare ulteriormente il prototipo per poter eventualmente offrire un prodotto in vendita”

Questi vari studi hanno dimostrato che l’uso di un airbag in un casco da bicicletta è possibile senza compromessi critici in termini di design, peso o comfort. Tuttavia, una delle difficoltà incontrate dal duo Poc/Autolive durante lo sviluppo è nelle situazioni in cui l’airbag non si apre e in cui il casco deve offrire tutti i consueti livelli di protezione. L’obiettivo per le aziende svedesi è quindi quello di perfezionare ulteriormente il prototipo per poter eventualmente offrire un prodotto in vendita successivamente.

Non mancheremo di tenervi informati sui vari sviluppi di questo più che interessante progetto!

Per maggiori informazioni: https://campaign.autoliv.com

Alberto Gabriele

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