Secondo l’agenzia di stampa AGI, lo stesso giorno è stato ritrovato il corpo di una bambina di 5-6 anni, vittima del 74° naufragio avvenuto quasi due settimane fa.
Il barcone, affondato appena al largo della Calabria lo scorso 26 febbraio, ha suscitato pesanti critiche da parte del governo di destra guidato dal premier Giorgia Meloni per non essere intervenuto in tempo per salvare il barcone.
La guardia costiera ha detto sabato che sta terminando un’importante operazione di salvataggio iniziata venerdì dopo che tre barche sono state avvistate alla deriva al largo delle coste italiane. Uno di loro era a sud della città calabrese di Crotone e due più a sud di Rochella Ionica.
I video della Guardia Costiera diffusi venerdì scorso mostravano il grande peschereccio che oscillava avanti e indietro in mare agitato, con dozzine di persone sul ponte. Altri filmati mostrano scialuppe di salvataggio gonfiabili che si avvicinano a un altro peschereccio con persone a bordo.
Secondo i funzionari, intorno alle 15:00. Sabato, ora locale (4:00 ora lituana), 487 migranti sulla barca sono stati portati sani e salvi al porto di Krotonė.
Un’altra operazione di salvataggio era in fase di completamento, con 500 migranti portati in salvo da una nave della guardia costiera, hanno detto. In precedenza, l’agenzia di stampa ANSA aveva riferito che la nave era attraccata al porto di Reggio Calabria.
Una terza imbarcazione con 379 persone a bordo è stata soccorsa da due motovedette della Guardia Costiera ei migranti sono stati trasferiti su una nave della Marina militare diretta al porto di Augusta nell’isola siciliana.
Il recente disastro marittimo ha messo il governo sulla difensiva. Meloni ha tenuto giovedì una riunione del governo nella città di Kutro, vicino al luogo del disastro, e ha annunciato un nuovo decreto che prevede pene detentive più severe per i trafficanti, ma nessuna nuova misura per salvare vite umane.
Il suo partito di estrema destra “Fratelli d’Italia” (it. Fratelli dall’Italia), che ha vinto le elezioni dello scorso anno, ha promesso di limitare il numero di arrivi, ma l’Italia ha recentemente assistito a un’ondata di migranti che cercano di raggiungere le sue coste attraverso la pericolosa rotta del Mediterraneo.
Il Ministero dell’Interno afferma che più di 17.500 persone sono arrivate via mare finora quest’anno, quasi il triplo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.