Papa Francesco continua ad avere un programma fitto di impegni, anche se il Santo Padre ha ammesso di non sentirsi bene durante un incontro con i rabbini ebrei europei lunedì mattina, ha riferito la CNA.
Secondo il quotidiano italiano “Il Corriere della Sera”, il 6 novembre, durante l’udienza, il papa ha scelto di non leggere il suo intervento preparato, ma di distribuirne copie stampate.
«Vi ringrazio per questa visita, che apprezzo molto», ha detto il Papa durante l’incontro, «ma risulta che la mia salute non è buona, per questo preferisco non leggere il discorso, ma consegnarlo a Voi.”
Matteo Bruni, direttore del servizio stampa della Santa Sede, ha dichiarato al quotidiano “Il Corriere della Sera” che il Papa “aveva un po’ di raffreddore e la giornata dell’udienza è stata lunga”. Voleva congratularsi separatamente con i rabbini d’Europa, quindi ha inoltrato il discorso. Negli altri casi, le attività del papa continuano normalmente. »
Il 6 novembre il papa ha iniziato un’intensa giornata di incontri con l’udienza di mons. Leo Boccardi, recentemente nunzio apostolico in Giappone in pensione, prima di incontrare i nuovi ambasciatori di Brasile e Svizzera presso la Santa Sede, Everton Vieira Vargas e Manuela Leimgruber).
Oltre alla Conferenza europea dei rabbini, ha incontrato anche le delegazioni del movimento “Laudato Si'” e dell’associazione italiana “Piccola Casa della Misericordia”, con sede nel comune di Gello in Sicilia.
In mattinata si è svolta anche un’udienza privata con il politico spagnolo Pere Aragones (Perù Aragonez), presidente del governo catalano.
Nel pomeriggio Papa Francesco incontrerà 7mila persone. bambini provenienti da più di 80 paesi. Il Papa ha annunciato questo evento dopo il 1° ottobre. preghiera di mezzogiorno “Angelo del Signore”.
«È un evento per mostrare il sogno che tutti abbiamo. Francesco ha espresso il suo sogno: ritornare ai sentimenti puri dei bambini, perché a loro appartiene il Regno dei cieli», ha detto.
L’incontro promosso dal Dicastero della Cultura e dell’Istruzione è stato dedicato al tema “Impariamo dai ragazzi e dalle ragazze”.
Nelle sue osservazioni preparate ai rabbini, il papa ha affermato che il suo “primo pensiero e la sua preghiera riguarda soprattutto tutto ciò che è accaduto nelle ultime settimane”.
“La violenza e la guerra sono scoppiate ancora una volta nella terra beata dell’Altissimo, e sembra che l’odio degli ultimi e la profusione omicida delle armi non abbiano mai cessato di aggredirla. Il moltiplicarsi delle manifestazioni antisemite, di cui mi condannare fermamente, è anche preoccupante”, si legge nel discorso.
«In questi tempi in cui assistiamo a violenze e distruzioni», ha detto Francesco nel suo discorso preparato, «noi credenti siamo chiamati a costruire fraternità e aprire cammini di riconciliazione per tutti e contro tutti, nel nome dell’Onnipotente, che, come altro profeta dice di avere “la prosperità e non progetti malvagi” (Ger 29,11). Non sono le armi, né il terrorismo, né la guerra, ma la compassione, la giustizia e il dialogo gli strumenti giusti per costruire la pace”.