Nonostante i suoi effetti perversi, sta per essere confermata la possibilità di un risarcimento per riscatto informatico

Se pagare o meno il riscatto informatico è un dilemma per le aziende tra la speranza della limitazione del danno e la preoccupazione della conformità (osservanza). In ogni caso, la Legge di orientamento e programmazione del Ministero dell’Interno (Lopmi), definitivamente adottata a metà dicembre 2022, intende confermare l’assicurabilità di questo rischio. L’uso del condizionale al momento è rigoroso, visto che la Lopmi è oggetto dal 19 dicembre di un ricorso al Consiglio costituzionale, su iniziativa di deputati ribelli, ecologisti e comunisti.

Il testo prevede il risarcimento delle perdite e dei danni causati da un attacco informatico se la vittima lo denuncia entro 72 ore da quando è venuta a conoscenza della situazione. “È un vero chiarimento sulla capacità delle compagnie assicurative di offrire una copertura di riscatto informatico”, Analisi per Il nuovo stabilimento Pierre Linais, avvocato dello studio legale Jeantet.

Gli assicuratori si sono divisi sul pagamento (o meno) dei riscatti

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