Meloni nega responsabilità per tragedia migranti – Dagsavisen

– La situazione è tanto semplice quanto tragica. Non abbiamo ricevuto alcun messaggio di emergenza da Frontex, afferma Meloni e respinge le critiche secondo cui le autorità italiane hanno reagito troppo tardi. Frontex è l’agenzia di sorveglianza delle frontiere e delle coste dell’UE.

– Abbiamo fatto di tutto per salvare vite non appena siamo stati avvertiti. Ma non abbiamo ricevuto alcun preavviso, ha detto sabato durante una visita negli Emirati Arabi Uniti.

Frontex e la guardia costiera italiana sono già state duramente criticate per i loro sforzi in relazione all’affondamento. Ma crescono anche le critiche nei confronti del governo. In molti chiedono le dimissioni del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

La coalizione di estrema destra di Meloni riconosciuta per la sua rigida politica in materia di immigrazione e asilo.

La polizia sta indagando

Finora, 69 persone sono state trovate morte dopo che una barca che trasportava rifugiati e migranti è affondata domenica scorsa al largo delle coste del sud Italia.

Si ritiene che la fragile barca a vela di legno abbia trasportato tra le 170 e le 200 persone dall’Afghanistan, dall’Iran, dall’Iraq, dalla Somalia e dal Pakistan quando ha lasciato la Turchia pochi giorni prima.

La Procura italiana sta ora indagando sul tempo impiegato dai soccorritori per raggiungere la barca, che si è capovolta dopo aver urtato uno scoglio in mare aperto.

Contraddizioni all’interno dell’UE

Il disastro ha aumentato le contraddizioni tra i paesi del sud dell’UE che si affacciano sul Mediterraneo e gli Stati membri del nord.

Cipro, Grecia, Italia, Malta e Spagna hanno tenuto un incontro sabato a La Valletta, la capitale di Malta, in vista della riunione della prossima settimana della riunione dell’UE su giustizia e affari interni, che include il tema della migrazione.

I ministri dei cinque paesi chiedono che diversi paesi dell’UE si prendano cura dei numerosi migranti che prendono le rotte marittime attraverso il Mediterraneo verso l’Europa.

Il ministro greco per le migrazioni, Notis Mitarachi, sottolinea che solo l’1% dei migranti diretti nei paesi del Mediterraneo viene trasferito in altri paesi dell’UE.

Alberto Gabriele

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