Martedì sono stati presentati gli ultimi risultati della filiera firmata da Paolo Vasile. Mediaset ha guadagnato 178,3 milioni, 65,4 milioni in più della rivale.
Chiuso definitivamente il mercoledì fare un passo Paolo Vasile In riproduzione multimediale. Come annunciato in esclusiva da EL MUNDO lo scorso ottobre, Media For Europe (MFE), la casa madre del canale, ha deciso sostituirlo con Alessandro Salem come amministratore delegato ancora sotto il presidenza esecutiva di Borja Prado, a cui ha avuto accesso nell’aprile 2022.
Il sollievo non era tanto dovuto a il cattivo rapporto né ai risultati del gruppo in Spagna, che lo scorso anno perso la leadership ma piuttosto a cambio di modello e strategia che intende consolidare MFE, che è già diventata un unico gruppo europeo dopo l’OPA lanciata lo scorso anno sulle azioni di Mediaset.
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Lo dimostrano gli ultimi conti firmati da Paolo Vasile in qualità di amministratore delegato un certo esaurimento del modello che per tanti anni ha guidato con successo il regista romano. In un contesto di calo delle entrate per tutti i canali, Mediaset ha vinto 178,3 milioni di euro (-1,5%) contro 112,9 (-4,7%) di Atresmedia, suo principale concorrente e che quest’anno ha conquistato il primato di ascolti, relegando la catena della capitale italiana al secondo posto. In totale, il gruppo è entrato 1,3% in meno rispetto all’anno precedente, 865,3 milioni.
codice definitivo
Con questo riposo ai box sarà più facile per la squadra guidata da Prado proseguire andare avanti con le linee guida che contraddistingue il progetto europeo MFE, che senza dubbio rappresenterà a importante ristrutturazione della rete E nel linee maestre della stringa in cui vuoi separare ciò che è informazione e intrattenimento.
In questo senso, sembra ovvio, lo sono le linee guida che la nuova gestione Ha già inviato a tutti i produttori. Venerdì si è appreso che la direzione aveva deciso di porre il veto alle informazioni e ai filmati dei personaggi che finora avevano riempito ore di contenuti di programmazione nonostante il pubblico soffrisse per un anno. Li avevamo: Rocio Carrasco, Fidel Albiac, Antonio Davide, Rocio Flores, Kiko RiveraOlga Moreno, Marta Riesco, Gloria Camila, Jose Fernando, Jose Ortega Cano, Rosa Benito, Rosario Mohedano e Anche Barbara Rey.
Nel caso della stella, potrebbe essere perché Atresmedia ha pubblicato una serie sulla sua relazione con l’ex marito, l’angelo Cristo addomesticato, e si ritiene che qualsiasi contenuto verrebbe utilizzato per promuovere gratuitamente il concorso.
La più complicata è la domanda codice deontologico che, come si è appreso, lunedì scorso è stato inviato dalla dirigenza del gruppo e che dovrebbe essere seguito da tutti i professionisti e coltivatori che lavorano in casa.
Il più rilevante sembra essere quello che vieta ogni commento politico nei programmi considerati di intrattenimento a meno che non vi sia una specifica sezione in tal senso. Un altro punto del codice etico che si interroga su come fosse la cultura del canale fino allo sbarco del Prado è quello È vietato criticare i programmi Mediaset, ai suoi professionisti e collaboratori. Vietano anche i presentatori abbandonare il programma che presenta previo avviso degli effetti contrattuali. Queste conseguenze potrebbero anche essere prolungate nel caso in cui non fermare i colleghi che vogliono lasciare un programma. Per quanto riguarda il contenuto, è vietata la diffusione dei dati personali terzi non noti, minori, vittime di violenza di genere e molestie. In un ordine più materiale, le menzioni pubblicitarie non preventivamente concordate con Publiespaña, che gestisce la divisione spagnola MFE, saranno sospese.
E se ciò non accade…
Il codice etico parla chiaro. Se non compilato, verrà addebitato al presentatore, collaboratore, produttore che può essere diffidato economicamente per far fronte agli indennizzi per i quali Mediaset potrebbe essere sanzionata in caso di procedimento amministrativo o giudiziario.
Il codice etico è a colpo alle pratiche abituali del canale, basato su contenuti fluviali, che salgono, e un intero cambiamento nella cultura del gruppo. Un cambiamento annunciato visto com’era MFE ristrutturata anche in Italia e la sua ambizione di diventare il principale gruppo europeo di informazione e intrattenimento in grado di competere con le piattaforme multimediali americane.
Il progetto di ristrutturazione coincide con un fiorente flusso di cassa, che prevede che Mediaset inizi a ambiziosa politica di trasferimento che contribuirà alla trasformazione che vuole intraprendere il team di Borja Prado, incaricato dalla famiglia Berlusconi di realizzare il progetto più ambizioso nel panorama mediatico europeo.
Secondo i criteri di