L’Italia partecipa alla Nuova Via della Seta, ufficialmente chiamata Belt and Road Initiative, dal 2019. La Cina sta investendo miliardi nella costruzione di strade, ferrovie e altre infrastrutture per incrementare il commercio tra Asia, Europa, Medio Oriente e Africa.
Ma la cooperazione tra l’Italia e la Cina, Stato membro dell’UE, è stata difficile fin dall’inizio a causa delle preoccupazioni sulla crescente influenza geopolitica della Cina. Anche la Cina trarrebbe maggiori benefici da questa iniziativa rispetto all’Italia.
Meloni ha informato Li, a margine del vertice del G20 in India, che l’Italia non rinnoverà l’accordo per partecipare al progetto, riferiscono tra l’altro l’ANSA e il Corriere della Sera, su fonti interne. Secondo quanto riferito, Li ha cercato di persuadere l’Italia a continuare a partecipare. Ciò nonostante, i media italiani scrivono che la conversazione tra i due è andata bene. Sarebbe stato anche utile se la Meloni avesse promesso di fare ogni sforzo per mantenere legami economici e politici a vantaggio di entrambi i paesi. Lei ha inoltre sottolineato che l’Italia non ha deciso di ritirarsi dal progetto infrastrutturale sotto la pressione degli Stati Uniti.
Recentemente, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha affermato che la partecipazione alla Nuova Via della Seta ha ottenuto pochi risultati. Secondo lui, il commercio tra Italia e Cina non è migliorato quanto previsto.