Robinho è stato condannato insieme al suo amico Riccardo Falco, che ha anche partecipato allo stupro di gruppo di una donna nel 2013 al locale notturno “Sio Cafè” di Milano, dove all’epoca giocava l’ex giocatore della nazionale brasiliana.
Sebbene Robinho sia stato condannato cinque anni fa, dopo il suo appello il processo si è concluso solo nell’ottobre dello scorso anno. Il verdetto era quindi definitivo e, secondo il codice penale italiano, l’esecuzione della pena detentiva doveva iniziare immediatamente.
Tuttavia, il Brasile non estrada quasi mai i suoi cittadini, quindi è stato deciso che Robinho potesse essere libero, ma non poteva lasciare i confini del paese.
Il caso di Robinho è ancora in fase di revisione. La polizia italiana, con il permesso del tribunale, ha rilasciato una registrazione audio del dialogo tra il giocatore e il suo amico, il musicista Zaire, che è stato l’artefice della festa che si è svolta in quel fatidico 22 gennaio 2013.
– Ma aspetta, ti ho visto metterle il cazzo in bocca – disse Žairo Robinju, che rispose ridendo: – Sì, ma non è sesso.
La sentenza fa parte del video e della giustizia italiana che ha contribuito a condannare il brasiliano e Riccardo Falco a nove anni di reclusione per violenza sessuale che ha coinvolto fino a sei persone. Il suo contenuto riconosce ciò che la vittima ha affermato da quando si è costituita alla polizia: il contatto sessuale ha avuto luogo quella notte, nonostante le affermazioni contrarie di Robinho.
– La ragazza era molto ubriaca, non sa nemmeno chi sono – Si poteva anche sentire Robinho parlare con il suo amico sui nastri.
Nella testimonianza, la vittima afferma di conoscere Robinja da due anni e che durante uno dei precedenti incontri le aveva passato la lingua sui seni. In questa occasione, Robinho le mise una mano sulla pancia e poi le passò la lingua su uno dei seni.
Robinho ei suoi amici temevano che fosse rimasta incinta dopo il crimine. In un colloquio con Alejandro da Silva, rientrato in Brasile prima dell’accusa formale e quindi non sottoposto a processo, Robinho afferma che la donna albanese potrebbe avere “carne”, riferendosi al bambino.
Ha cercato di difendersi affermando che la donna albanese gli si era avvicinata da sola.
– Quando si è avvicinata a me, non era affatto ubriaca perché si ricordava il mio nome e chi ero. Una persona ubriaca non ricorda nulla, ma ricorda – dice Robinho, il quale sostiene che l’unica cosa di cui si pente di tutto è aver tradito la moglie Vivian, con la quale è sposato dal 2009 e con la quale ha avuto tre figli, e inoltre ha anche affermato di essere oggi un uomo molto migliore di lo era allora.
Ricordiamo che Robinho una volta era considerato il brasiliano più talentuoso della sua generazione. Nel corso della sua lunga carriera ha vinto ben otto campionati nazionali nei cinque paesi in cui ha militato.
Seguici sui social network