Lo Stato italiano vuole comprare la casa di Verdi

Roma, 16 nov. (EFE).- Lo Stato italiano intende acquistare la villa del celebre compositore Giuseppe Verde, in precario stato di conservazione e al centro di un contenzioso tra tre eredi. Lo ha spiegato oggi il ministro della Cultura, Gennario Sangiuliano.

Per contribuire all’acquisizione, il ministro prevede di organizzare una serie di concerti di musica “verdiana” per raccogliere fondi, per i quali ha il sostegno dell’Opera di Roma e della Scala di Milano, ha detto. apparizione all’Emiciclo. deputati.

La casa-museo del grande compositore de “La Traviata” (1853) o “Aida” (1871) si trova nel comune bolognese di Sant’Agata (nord) e recentemente ha chiuso i battenti al pubblico per una lite tra gli eredi del maestro che abbraccia due decenni.

Il ministro Sangiuliano ha disposto un sopralluogo nel sito, che ha accertato che era “in condizioni di degrado e che i suoi beni mobili erano in cattive condizioni”.

“Lo Stato non può permettere che questa proprietà finisca in rovina”, ha detto, per chiarire subito di avere anche l’appoggio del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

Tuttavia, il governo deve ancora attendere che il tribunale di Parma diriga la battaglia legale tra gli eredi prima di procedere all’acquisizione della villa. “La questione è sotto il mio occhio vigile e certamente interverremo”, ha promesso.

Il Ministro ha spiegato che una volta che il Tribunale avrà nominato un tutore giudiziario, si apriranno due strade: la trattativa diretta per l’acquisizione o l’avvio di un’asta in cui lo Stato eserciti il ​​diritto di preferenza.

“Questa è una domanda che deve stare nel cuore di tutti gli italiani. Permettetemi una premessa culturale: la casa di Verdi non è solo il luogo dove visse il grande compositore, ma un luogo di memoria collettiva nazionale, un pezzo di vita per tutti noi ”, ha difeso davanti ai deputati.

Verdi (1913-1901) è considerato un padre della patria italiana, tanto che il suo nome servì da motto ai sostenitori della sua unificazione nel XIX secolo (Verdi era l’acronimo di Vittorio Emanuele, Re d’Italia, primo monarca di il Paese Unito).

E il coro degli schiavi “Va Pensiero” nel suo “Nabucco (1842) è un inno italiano sentimentale e non ufficiale, che ha a sua volta un inno ufficiale, quello di Goffredo Mameli.

Alberto Gabriele

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