Secondo il suo nuovo piano strategico fino al 2032, il gruppo investirà anche oltre 1 miliardo di euro per ampliare il proprio portafoglio tecnologico, digitalizzare le proprie attività ed espandere la propria forza lavoro.
Il gruppo ha affermato che si concentrerà su quattro cluster già parte del suo core business, vale a dire azoto, idrogeno e carbonio circolare, combustibili, prodotti chimici e polimeri.
Maire, che pochi mesi fa ha trasformato la sua organizzazione in due società, vede quest’anno aumentare il proprio fatturato da 3,8 a 4,2 miliardi di euro, contro i 3,46 miliardi di euro del 2022.
Quest’anno la maggior parte del fatturato del gruppo proverrà dalle attività integrate di ingegneria e costruzione, mentre le attività di transizione energetica rappresenteranno solo una piccola parte del fatturato.
Nel piano al 2032 aumenterà l’importanza delle attività di transizione energetica, che Maire ha definito Sustainable Technology Solutions. Il fatturato di questa unità dovrebbe crescere ad un tasso medio annuo del 18-20%, contro un tasso del 6-8% per l’attività di ingegneria e costruzioni.