Si prevede che i controlli alle frontiere tra Italia e Slovenia proseguiranno anche l’anno prossimo. Lo ha detto martedì pomeriggio, nel corso del question time al Parlamento di Roma, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Piantedosi ha sottolineato il pericolo che tra i migranti che percorrono la rotta balcanica possano esserci anche terroristi.
L’Italia è consapevole dell’importanza della libera circolazione delle persone all’interno dell’area Schengen e si attiverà per ripristinarla il più rapidamente possibile. Ma i controlli alle frontiere limitati a dieci giorni non sarebbero sufficienti, ha detto Piantedosi.
Da sabato a lunedì sono state controllate 3.142 persone e 1.555 veicoli, ha affermato il ministro dell’Interno. Nel corso dei controlli la polizia ha individuato 66 immigrati clandestini e arrestato due persone, una delle quali è stata accusata di concorso in immigrazione clandestina.
Sabato l’Italia ha ripristinato i controlli di polizia alla frontiera con la Slovenia per un periodo iniziale di dieci giorni, sospendendo la libera circolazione delle persone che normalmente vige nella maggior parte dei Paesi dell’Unione Europea ai sensi dell’accordo di Schengen. Dopo l’attacco di Hamas contro Israele e gli attacchi di alcuni fondamentalisti in Francia e Belgio, il governo di Roma ha affermato che il rischio di violenza all’interno dell’Ue è aumentato.
Piantedosi ha affermato che nel 2024 circa 16.000 persone sono entrate illegalmente in Italia attraverso il confine orientale. Ha annunciato un incontro con i ministri degli Interni di Slovenia e Croazia il 2 novembre per discutere della cooperazione in materia di polizia di frontiera. Il governo ha anche rafforzato i controlli antiterrorismo alla frontiera marittima, ha affermato.
In Italia, il numero di migranti che arrivano dopo le traversate marittime è aumentato notevolmente. Secondo i dati ufficiali, finora quest’anno sono sbarcati più di 141.000 migranti, rispetto ai 79.000 dello stesso periodo del 2022.