L’Italia vuole assumere lavoratori stranieri

L’Italia, come molti paesi in Europa, sta affrontando una carenza di manodopera che ha avuto un impatto su diversi settori tra cui il turismo, l’agricoltura e l’edilizia. Per rimediare, il governo italiano ha deciso di assumere lavoratori stranieri.

Secondo un recente rapporto, il 40% dei posti di lavoro vacanti in Italia rimane vuoto a causa della carenza di manodopera. Le offerte locali non soddisfano la forte domanda di lavoro da parte delle aziende italiane, ha riferito il sito web martedì 25 ottobre. Informazioni sul visto Schengen. Lo stesso rapporto mostra che mancano falegnami, infermieri ed elettricisti.

Con le aziende italiane che cercano di assumere 1,3 milioni di lavoratori entro la fine di ottobre, le cose non sembrano andare nella giusta direzione. Secondo la stessa fonte, infatti, gli imprenditori italiani faticano ancora a trovare quel 41,6% di dipendenti che cercano. Nello specifico, le aziende cercano 87.000 commessi e camerieri, 10.000 muratori, 28.000 fattorini e 26.000 manutentori.

L’Italia faciliterà il rilascio dei permessi di soggiorno per i lavoratori stranieri

Per colmare questa carenza registrata di forza lavoro, le autorità italiane stanno tentando di portare un gran numero di migranti nel paese per vivere e lavorare. Lo scorso gennaio, il governo italiano ha deciso di farlo rilasciare quasi 70.000 permessi di lavoro a stranieri, compresi gli algerini. In precedenza, la Corte di Cassazione italiana aveva stabilito che i migranti in Italia non hanno bisogno di un contratto di lavoro a tempo indeterminato per ottenere un permesso di soggiorno per motivi umanitari, ricorda la stessa fonte.

La Corte Suprema italiana ha precisato che per richiedere il permesso di soggiorno il migrante deve conoscere la lingua italiana ed avere un lavoro. Due condizioni sufficienti perché i migranti dimostrino di essere integrati nella società italiana. Secondo un rapporto Euromed, dall’inizio di quest’anno sono 70.225 le persone sbarcate illegalmente in Italia, di cui l’11% minori non accompagnati.

Alberto Gabriele

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *