Complessivamente, il bilancio italiano stanzierà 21 miliardi di euro nel 2024 per misure a sostegno delle famiglie e delle imprese a fronte dell’aumento dei prezzi dell’energia, ha affermato il ministro dell’Economia.
Giovedì sera il governo italiano ha rilasciato un totale di altri 9,1 miliardi di euro lotta contro l’aumento dei prezzi dell’energia, ha annunciato un comunicato stampa diffuso dal Ministero dell’Economia dopo un Consiglio dei Ministri.
Questa somma “proviene da entrate fiscali straordinarie”, precisa il comunicato, grazie a un terzo trimestre migliore delle attese per l’economia italiana.
Il decreto legislativo adottato dal governo prevede quindi crediti d’imposta per le imprese e diverse altre attività come bar, ristoranti o negozi per l’acquisto di gas ed energia elettrica. Prevede inoltre il mantenimento della riduzione delle accise sui carburanti fino al 31 dicembre.
Deficit pubblico superiore alle attese
Oltre alla componente prevista da questo aiuto finanziario, il governo di Giorgia Meloni, “nell’ottica di aumentare la produzione nazionale di gas”, ha deciso di autorizzare nuove concessioni per la produzione di gas in mare e di aumentare i volumi di gas ottenuti dalle concessioni già in funzione.
Questi 9,1 miliardi di euro di sostegno del governo Meloni a famiglie e imprese si aggiungono ai 66 miliardi che il governo del suo predecessore Mario Draghi aveva già speso per lo stesso obiettivo nel 2022.
Per liberare queste risorse aggiuntive da finanziare con il debito, il ministro ha alzato la previsione del deficit pubblico del Paese per il 2023 al 4,5% del PIL, rispetto al 3,4% previsto dal governo Draghi a settembre.
Un mese fa, però, i datori di lavoro italiani avevano chiesto misure di aiuto da “40 a 50 miliardi di euro” per il 2023 per evitare il fallimento di “migliaia di imprese” e la perdita di “centinaia di migliaia di posti di lavoro”.