L’Italia ha registrato il suo primo caso locale di febbre dengue nel 2024 senza che il paziente avesse viaggiato all’estero, hanno annunciato giovedì le autorità sanitarie italiane.
“La persona risultata positiva alla febbre dengue è in buone condizioni cliniche”, hanno detto in una nota le autorità sanitarie della provincia di Brescia, nel nord Italia.
Le misure di controllo delle zanzare, comprese le trappole per zanzare, sono state implementate nelle aree in cui il paziente viveva e lavorava, ha affermato l’agenzia.
Matteo Bassetti, primario del dipartimento di epidemiologia dell’Ospedale San Martino di Genova, si è chiesto se si tratti davvero del primo caso locale quest’anno, o piuttosto del primo caso riconosciuto.
“Ad oggi la dengue è un’infezione clinicamente sospetta anche al di fuori delle aree endemiche quando sono presenti sintomi sospetti”, scrive Bassetti X.
La dengue è una malattia virale che provoca febbre alta che, in rari casi, può progredire in una forma più grave provocando forti emorragie.
I decessi sono molto rari.
Un caso locale significa che la persona non ha viaggiato di recente in aree del mondo in cui il virus, trasmesso da persona a persona dalla zanzara tigre (Aedes albopictus), è prevalente.
Queste zanzare sono in aumento in diversi paesi dell’Europa meridionale, tra cui Italia, Francia e Spagna.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che l’aumento è in parte dovuto ai cambiamenti climatici e agli eventi meteorologici, dove forti piogge, umidità e temperature più elevate favoriscono la riproduzione delle zanzare e la diffusione del virus.
Secondo i dati dell’Oms, nel 2023 sono stati segnalati più di 80 casi locali in Italia e una cinquantina in Francia.
Ci sono centinaia di casi in cui qualcuno è infetto all’estero.
© 2024AFP