L’Italia cambia le norme sugli autovelox e fa tirare un sospiro di sollievo – Alto Adige News

Da: mk

Roma/Bolzano – L’Italia è considerata il bastione europeo dei radar. Giusto in tempo per le festività natalizie, le regole relative agli autovelox vengono modificate. Poiché molti cittadini, ma anche politici, considerano gli innumerevoli apparecchi una truffa, le innovazioni mirano a portare relax – anche in Alto Adige.

Martedì è stata pubblicata la nuova normativa. Mentre prima i comuni potevano installare i radar da soli, ora sarà necessario l’accordo del prefetto. Inoltre occorre ora dimostrare che i radar sono necessari nei rispettivi luoghi. Lo stesso vale per i dispositivi di misurazione mobili.

Sono più di 11.000 i radar installati stabilmente in Italia. I passi falsi quindi raramente rimangono impuniti. Per fare un confronto: secondo il portale dei trasporti bussgeldkatalog.org, in Germania ci sono circa 4.500 dispositivi di misurazione radar fissi, ovvero non sono nemmeno la metà. Ciò che è particolarmente insolito per i vacanzieri tedeschi è il fatto che sulle autostrade italiane vige un limite di velocità generale.

Chi preme sconsideratamente l’acceleratore in Italia, di solito, deve mettere mano alle proprie tasche più che nei paesi vicini.

Tuttavia, la gente del posto è meno infastidita dai controlli elettronici della velocità sulle autostrade che dai controlli della velocità che spesso si susseguono uno dopo l’altro nelle città. I critici lamentano che gli autovelox sono spesso scarsamente segnalati e accusano le comunità di fare soldi. Anche il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha chiesto “la fine degli autovelox”.

Un uomo accusato di Dopo aver segato con una grande motosega almeno cinque montanti di dispositivi di regolazione della velocità – chiamati in Italia Autovelox -, non per niente hanno preso il nome “Fleximan”. uno status quasi di culto.

La nuova proposta di legge probabilmente fa il gioco di chi ama la velocità: i misuratori di velocità devono quindi essere annunciati con informazioni adeguate, almeno 1.000 metri davanti a un impianto fuori città, 200 metri in città e 75 metri sulle altre strade. .

Le caselle di controllo della velocità possono essere implementate solo nelle città in cui il limite di velocità è 50.

Al di fuori delle aree urbane tra due dispositivi di misurazione radar deve esserci una distanza di almeno tre chilometri.

Il provvedimento entra in vigore due settimane dopo la sua pubblicazione. Tuttavia, come riportano all’unanimità i media italiani, i comuni hanno dodici mesi di tempo per adeguare i radar alle nuove esigenze. Se non lo hai fatto entro allora, verranno disinstallati.

Le sanzioni potranno quindi essere imposte solo ai sistemi che rispettano le regole. Come scrive l’italiana Vanity Fair, al momento sono pochissimi. In caso di dubbio deve pronunciarsi la Corte Suprema.

Alberto Gabriele

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