L’Italia accusa la Germania di finanziare i soccorritori in mare

Roma: il viceministro degli Esteri italiano, Edmondo Cirielli, critica la politica migratoria del governo federale. La Germania deve smettere di cofinanziare indirettamente le navi delle organizzazioni non governative che soccorrono i rifugiati in pericolo in mare nel Mediterraneo, ha detto a “Welt”.

Inoltre, gli stati di bandiera delle navi delle ONG dovrebbero assumersi maggiori responsabilità, ad esempio “essere responsabili delle domande di asilo in futuro, come richiesto dal diritto marittimo”. Se questa richiesta fosse attuata, la Repubblica federale dovrebbe trattare le domande di asilo dei migranti che si imbarcano sulle navi delle ONG tedesche nell’UE. L’Italia, in qualità di primo Paese di arrivo, si assume attualmente questo compito in conformità con gli accordi di Dublino. Cirielli si aspetta più sostegno e più soldi da Bruxelles: “Noi in Ue abbiamo dato molti soldi alla Turchia per sostenere i flussi migratori. L’Italia da sola ha pagato 300 milioni di euro. Perché l’Italia non riceve aiuti economici per il controllo di questi fiumi? Questo vale per noi così come per tutti gli altri paesi ai confini esterni dell’UE”.

Il vice ministro degli Esteri chiede anche campi di accoglienza al di fuori dell’Ue per esaminare una domanda di asilo lì: “Dobbiamo organizzare campi di accoglienza civili e umani nel quadro delle leggi dell’Ue. Regolamenti Ue e Onu che non favoriscono i trafficanti di esseri umani e trafficanti. Lì possiamo determinare chi ha il diritto di asilo.

Cirielli fa parte della dirigenza di Fratelli d’Italia, il partito del premier italiano Giorgia Meloni.

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Alberto Gabriele

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