L’incubo natalizio di Balenciaga

Six Days: la campagna pubblicitaria finale di Balenciaga rimarrà senza dubbio una delle più brevi nella storia della moda. Da quando il georgiano Demna Gvasalia (ora Demna) ha assunto la direzione artistica nel 2015, il marchio è stato provocatorio, ad esempio offrendo preziosi sacchi della spazzatura in pelle per 1.750 euro. E creando immagini scioccanti: una parata nel bel mezzo di una tempesta di neve artificiale pochi giorni dopo l’invasione russa dell’Ucraina, o recentemente in mezzo a una montagna di fango post-apocalittico con Kanye West. Il tornado che scuote Balenciaga oggi sembra più devastante. Dice che il potere del gruppo del lusso Kering, proprietario della casa, non può fare nulla per fermare i social network fuori controllo e la loro diffusione notizie false.

Leggi anche: Balenciaga in imbarazzo dopo due campagne con i bambini

Tutto è iniziato a settembre con una mail ricevuta dal fotografo documentarista Gabriele Galimberti. Con sede a Milano, Galimberti si prende cura delle persone attraverso ciò che amano o possiedono. I ritratti sono la sua firma: americani con le loro pistole (World Press Photo 2021), nonnine che condividono le loro migliori ricette, bambini di tutto il mondo con i loro giocattoli preferiti. Quest’ultima serie, Toy Story, iniziata nel 2010, ha attirato l’attenzione di Balenciaga, che gli ha chiesto di utilizzare il concept per la sua campagna Holiday: i bambini poseranno con gli oggetti del marchio.

Leggi anche: Articolo riservato ai nostri abbonati Kanye West su “Le Monde”, dall’uragano Katrina alla bufera mediatica

Un casting interno

Le riprese si svolgeranno il 17 e 18 ottobre in una villa vicino a Parigi. È dietro l’obiettivo. I team di Balenciaga hanno selezionato oggetti in edizione limitata: ciotola per cani a 750 euro, cestino per il pranzo a 650, flute di champagne a 600, biancheria da letto a 1.200… Ogni messa in scena viene prima testata con un finto bambino di plastica e l’immagine viene inviata alla sede di Parigi . Un’ora o due dopo, dopo che la scenografia è stata convalidata dalla gerarchia, un bambino vestito con Balenciaga Kids si mette in posa al posto della bambola.

L’azienda di lusso ha organizzato un casting interno, le modelle sono figlie e figli di dipendenti Balenciaga. Vengono accompagnati dai loro genitori. Il 16 novembre appariranno in rete i sei visual di “Holiday” e seguiranno articoli. “Balenciaga immagina mobili per la casa folli che puoi (assolutamente) avere a casa”, titola il mensile QG.

Alcuni netizen criticano il cattivo gusto della campagna, il suo lato oscuro o provocatorio; altri si ribellano a questa strumentalizzazione dell’infanzia. Poi improvvisamente la parola BDSM (bondage, dominance, sadism, masochism) viene usata da un tweeter per descrivere orsacchiotti che indossano catene e imbracature.

Hai ancora il 52,16% di questo articolo da leggere. Quanto segue è riservato agli abbonati.

Alberto Gabriele

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *