Le carceri italiane sono sovraffollate, quest’anno si sono suicidati 50 detenuti

In Italia, quest’anno, si sono suicidati 50 detenuti, 16 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ha annunciato il commissario italiano per l’esecuzione delle sanzioni penitenziarie, sottolineando che le carceri italiane sono sovraffollate.

“Si tratta di un numero significativo rispetto al luglio 2023 e 2022, quando si registrarono 34 suicidi. Quest’anno si registra un aumento di 16 suicidi. Si sono suicidati 48 uomini e due donne, 27 italiani e 23 stranieri provenienti da 14 Paesi diversi.

19 di loro (38%) erano in attesa di processo. L’età media delle 50 persone che si sono suicidate è di circa 39 anni”, si legge nella relazione del mediatore, riferisce tra l’altro all’ANSA.

Il rapporto afferma che quest’anno almeno cinque guardie carcerarie si sono suicidate.

Mercoledì il governo del primo ministro Djordje Meloni ha adottato un decreto che comprende una serie di misure volte ad alleviare la congestione delle carceri.

Il decreto specifica che sarà istituito un elenco di istituti penitenziari aperti, che potranno accogliere alcune tipologie di detenuti, come i condannati a pene brevi, i tossicodipendenti e i condannati per alcuni reati non violenti.

Sono state inoltre introdotte procedure semplificate per la concessione della libertà condizionale, nuove linee guida per il reclutamento, la formazione delle guardie e dei dirigenti carcerari ed è previsto anche un aumento del numero di telefonate consentite ai detenuti.

Attualmente sono circa 61.000 i detenuti che scontano la pena nelle carceri italiane e la capacità ufficiale degli istituti preposti all’attuazione delle sanzioni penitenziarie è di 51.000 persone.

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Alberto Gabriele

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