Lavazza: famiglia, un’unica identità di marca

Tutto ebbe inizio nel 1895 con un modesto negozio di alimentari nel centro di Torino. Luigi Lavazza, un pioniere, intuisce le potenzialità del caffè ed esplora l’arte delle miscele. Nel corso degli anni, l’imprenditore italiano ha pazientemente ampliato la sua azienda. Quasi centotrenta anni dopo, la piccola azienda è diventata una società internazionale con un fatturato di oltre 2 miliardi di euro e una diffusione del suo marchio in 90 paesi.

Nonostante questa crescita esponenziale, l’azienda è sempre rimasta nelle mani della famiglia fondatrice: Alberto Lavazza, nipote del fondatore, è presidente del consiglio di amministrazione; Giuseppe e Marco Lavazza, pronipoti di Luigi, sono vicepresidenti. E nel consiglio ci sono altri consiglieri che fanno parte della famiglia: Francesca Lavazza, Antonella Lavazza, Manuela Lavazza…

“Le nuove nomine nel consiglio vengono sistematicamente votate all’unanimità. Il Gruppo Lavazza, però, non è gestito esclusivamente da membri della famiglia. Dal 1999 nessun membro della famiglia Lavazza ha ricoperto la carica di amministratore delegato. Questa è una decisione strategica che porta nuove prospettive e leadership al gruppo”.spiega Giuseppe Lavazza.

Armonia, lealtà e rispetto reciproco

Tuttavia, il DNA familiare rappresenta un elemento chiave per l’azienda, che lo vede soprattutto come un vantaggio competitivo. “Il fatto che il gruppo venga tramandato di generazione in generazione aumenta il valore del marchio e lo rende difficile da battere per i concorrenti”.continua il vicepresidente.

Il fatto che il marchio venga tramandato di generazione in generazione ne aumenta il valore e lo rende difficile da battere per i concorrenti.

Per definire il rapporto tra i membri della famiglia, i Lavazza evocano “Armonia, lealtà e rispetto reciproco”. “Sono queste le condizioni di successo che permettono di sviluppare ulteriormente l’azienda e il business”Giuseppe Lavazza lo sottolinea e lo precisa “Le decisioni sono sempre state prese all’unanimità da tutti i membri della famiglia che svolgono un ruolo in azienda”. L’obiettivo è quindi quello di mantenere la leadership familiare senza perdere l’occasione di valorizzare l’eredità lasciata da Luigi Lavazza.

Un museo per famiglie

La famiglia era orgogliosa della propria storia e le dedicò un museo. Questo spazio, aperto al pubblico, ripercorre le fasi più importanti dello sviluppo del gruppo attraverso produzioni, documenti e immagini d’archivio. “Il Museo Lavazza valorizza il mondo del caffè e il nostro passato con tutto lo spirito innovativo che porta con sé. Volevamo renderlo un luogo di conoscenza, scambio ed esperienze”.dice Francesca Lavazza, che ha coordinato il progetto con Antonella e Manuela Lavazza.

L’obiettivo è lasciare alle generazioni future una società ancora più forte, più internazionale e più sostenibile.

Il museo si trova nel cuore della “Nuvola”, la nuovissima sede torinese ad alta qualità ambientale certificata, inaugurata a metà aprile. “La responsabilità sociale e ambientale del gruppo riflette le nostre radici familiari: facciamo parte di una strategia a lungo termine. L’obiettivo è lasciare alle generazioni future una società ancora più forte, più internazionale e più sostenibile”.conclude Giuseppe Lavazza.

Alberto Gabriele

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