la testa di una statua che potrebbe essere quella delle leggendarie navi di Caligola

Locati i servizi della Protezione Civile testa della statua nel letto del Lago di Nemi (Lazio, Italia centrale) che potrebbe risalire al I secolo d.C. navi leggendarie di Caligolail famoso imperatore romano.

“Abbiamo avvisato gli organi competenti affinché facciano gli opportuni accertamenti e verifichino se si tratta di un pezzo originale”, hanno detto fonti del Comune di Nemi, che hanno spiegato che questo ritrovamento, che può essere sorprendenteavvenuto durante i lavori di bonifica del lago.

Le navi di Caligola, conosciute come le “Navi dell’Imperatore”erano imponenti strutture galleggianti utilizzate per l’intrattenimento e le manifestazioni di potere e la loro storia è avvolta nel mistero, in quanto furono affondate dal controverso successore dell’imperatore, forse per motivi politici.


Il Comune di Nemi, “consapevole del possibile significato storico e culturale del ritrovamento”, ha contattato “archeologi, storici, esperti di beni culturali e altre personalità di rilievo per avviare un’indagine approfondita“, hanno spiegato.

Caligola, nato nell’anno 12 e assassinato nel 41 dai suoi stessi pretoriani sul colle Palatino, dopo meno di quattro anni al potere rimasti alla storia, ordinò la costruzione di due grandi barche sul lago di Nemiun cratere vulcanico nei pressi di Roma che, durante il periodo dell’Impero, ospitava un santuario della dea Diana.

Le navi erano in realtà autentici “palazzi galleggianti” ed erano il simbolo definitivo del controverso terzo imperatore di Roma, figlio del mitico Germanico, e oggi dimostrano “la grandezza dell’ingegneria navale romana”, secondo gli esperti.

Tuttavia, le navi finirono sprofondare sul fondo del lago e ci sono voluti venti secoli, fino agli anni ’30, per sono stati recuperati du mire Esposti poi in un museo, soccombettero alle fiamme della seconda guerra mondiale.

Tra i resti che sono stati salvati c’era un mosaico di tessere verdi, bianche e rossemolto ben conservato, che è stato recuperato due anni fa dalle autorità italiane dopo essere stato collocato a New York, dove veniva utilizzato come tavolino da tè.

Alberto Gabriele

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