La Nuova Via della Seta non porta (ancora) all’Italia ciò che sperava

Internazionale2 settembre 2023, 11:30Autore: ANP

Il commercio tra Italia e Cina non è migliorato quanto si sperava dopo la partecipazione dell’Italia alla “Nuova Via della Seta” quattro anni fa. Lo ha detto il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani poco prima della partenza per la Cina.

Si prevede che la Nuova Via della Seta, ufficialmente chiamata Belt and Road Initiative, incrementerà gli scambi tra Asia, Europa, Medio Oriente e Africa. La Cina ha investito centinaia di miliardi nella costruzione di strade, ferrovie e altre infrastrutture per sviluppare queste rotte commerciali.

L’Italia ha aderito al progetto nel 2019. Il Paese è stata la prima grande economia occidentale a partecipare alla Nuova Via della Seta, nonostante le obiezioni degli Stati Uniti.

Insoddisfazione

Ma secondo Tajani i risultati non sono quelli sperati e ora ci si chiede se la partecipazione verrà allargata. L’accordo per aderire all’iniziativa cinese scade a marzo del prossimo anno e la Roma ha tempo fino a dicembre per ritirarsi. In caso contrario l’adesione verrà prorogata per altri cinque anni.

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Tajani si recherà a Pechino per una visita di tre giorni. Il premier Giorgia Meloni ha dichiarato di voler visitare la Cina in uno dei suoi prossimi viaggi all’estero. Da tempo l’Italia è scontenta della sua partecipazione alla Nuova Via della Seta, poiché la Cina trarrebbe particolare beneficio nelle sue relazioni commerciali con gli italiani.

Il commercio tra Italia e Cina non è migliorato quanto si sperava dopo la partecipazione dell’Italia alla “Nuova Via della Seta” quattro anni fa. Lo ha affermato il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, poco prima della sua partenza per la Cina.EPA/MASSIMO PERCOSSI (ANP/EPA)

P.

Alberto Gabriele

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