Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha informato personalmente il premier cinese Li Qiang che l’Italia vuole ritirarsi dalla Nuova Via della Seta, ufficialmente chiamata Belt and Road Initiative, riferisce Bloomberg. L’accordo sugli investimenti ha messo a dura prova le relazioni del suo paese con gli Stati Uniti.
Il presidente cinese Xi Jinping ha lanciato la Belt and Road Initiative per incrementare il commercio tra Asia, Europa, Medio Oriente e Africa. La Cina ha già investito centinaia di miliardi nella costruzione di strade, ferrovie e altre infrastrutture per sviluppare queste rotte commerciali. Sabato, in un incontro a margine del G20 in India, Meloni ha detto a Li che l’Italia sta valutando la possibilità di ritirarsi dall’accordo di investimento firmato.
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Comunicazione difficile
Meloni ha preso tempo prima di prendere una decisione su come pubblicizzare l’uscita dell’Italia dalla Belt and Road Initiative, temendo ritorsioni commerciali. L’Italia sta ancora cercando di migliorare le relazioni amichevoli con Pechino, ha detto una fonte vicina, che ha chiesto di restare anonima. L’Italia ha aderito ufficialmente al patto nel 2019. Il Paese è stata la prima grande economia occidentale a partecipare,
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Bloomberg ha riferito all’inizio di quest’anno che l’Italia aveva informato i suoi alleati della sua intenzione di ritirarsi dall’iniziativa. La Meloni era da mesi alle prese con i dilemmi riguardanti la decisione finale. Visiterà la Cina nei prossimi mesi per discutere di questa delicata questione in Cina. L’ambasciatore cinese in Italia aveva precedentemente avvertito che l’Italia avrebbe potuto aspettarsi “conseguenze negative” se si fosse ritirata dall’accordo.
La settimana scorsa, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha affermato che il commercio tra Italia e Cina è migliorato meno del previsto grazie alla partecipazione dell’Italia alla Nuova Via della Seta. La Cina ha già investito centinaia di miliardi nella costruzione di strade, ferrovie e altre infrastrutture per sviluppare queste rotte commerciali.