La maggior parte dei richiedenti asilo dell’UE finisce in Germania

Germania – La Germania è al primo posto nell’UE per quanto riguarda l’ammissione di richiedenti asilo va. Ma le regole di ammissione sono complesse, non tutti i migranti ricevono lo stesso status e alcuni devono andarsene.


Lunghe file di persone si formano davanti a un centro pubblico di accoglienza per richiedenti asilo. © Stefan Uchner/dpa

Sulla base dei dati di Autorità statistica europea Eurostat Giovedì, la suddetta autorità ha segnalato un aumento a circa 390.000 domande di rifugiati positivi per l’anno scorso. La maggior parte dei richiedenti protezione si trovava quindi in Germania.

Con quasi 160.000 notifiche positive, che corrispondono al 41% di tutte le domande europee, la Repubblica Federale ha svolto un ruolo di primo piano. Le seguenti cifre illustrano la distanza con i nostri vicini europei in questo senso:

La Francia con il 13%, l’Italia con il 10% e la Spagna con il 9% sono molto indietro rispetto alla Germania per quanto riguarda l’accoglienza dei richiedenti asilo. Il resto dei 27 paesi dell’UE sono tutti a una cifra.

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Inoltre, si può osservare un notevole aumento del numero di richiedenti. Il numero di decisioni positive è aumentato del 40% a 384.245, nel 2021 il valore era quindi di 275.040, negli anni precedenti il ​​numero era sempre leggermente diminuito.

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Lo status di protezione è una questione legale complessa


Per i richiedenti asilo, il percorso porta spesso in Europa e soprattutto spesso in Germania. © Uli Deck/dpa

Con il 44% di tutti i migranti a cui è stato concesso lo status di protezione, secondo le informazioni di Eurostat quasi la metà dei richiedenti asilo è stata riconosciuta come rifugiato.

Al 31% è stata promessa protezione sussidiaria e al 25% protezione umanitaria. Per una classificazione più precisa: la protezione sussidiaria è concessa, tra l’altro, se l’interessato è minacciato di tortura o di pena di morte nel suo paese d’origine.

Non si può negare una certa tendenza e accumulazione tra i cittadini ammessi. Circa un terzo di coloro che cercano protezione aveva un passaporto siriano, il 23% aveva una carta d’identità afghana e il 6% aveva una carta d’identità venezuelana.

Va inoltre notato, per quanto riguarda le domande di asilo, che i rifugiati ucraini godono di uno status speciale. A causa dell’invasione russa della loro patria, non devono fare domanda di asilo.

Invece la protezione viene loro concessa in modo semplice, senza lunghe procedure. Ad esempio, ai cittadini ucraini viene immediatamente concesso il diritto alle prestazioni sociali, all’istruzione, all’alloggio e al permesso di lavoro.

Alberto Gabriele

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