Prima dell’alba di giovedì, la Russia ha lanciato un importante attacco di droni contro la città portuale di Odessa, situata sulla costa del Mar Nero.
15 cosiddetti droni kamikaze, droni Shahed di fabbricazione iraniana, sono stati abbattuti sopra Odessa. Dodici di loro sono stati abbattuti dalle difese aeree della città, tre hanno colpito un campus universitario nella città portuale, ma nessuno sarebbe rimasto ferito.
Quando i servizi di emergenza sono intervenuti ed hanno esaminato il relitto di due dei droni abbattuti, la polizia ha trovato messaggi di vendetta da parte dei russi.
“Per il Cremlino” e “per Mosca”
Sui timoni di coda dei droni suicidi che le autorità ucraine a Odessa hanno esaminato oggi, c’erano due messaggi:
“Per il Cremlino” e “per Mosca”.
Le stesse autorità ucraine hanno inserito i messaggi nel contesto dei presunti attacchi di ieri al Cremlino ea Mosca.
Immagini terrificanti dopo l’attacco russo
“Sulla coda dei droni c’era il ‘santo’ motivo dell’attacco”, scrive Forze armate ucraine su Facebook.
Loro stessi hanno pubblicato le immagini e scrivono che il relitto raffigurato proviene da droni abbattuti dall’aeronautica militare ucraina.
Accusa l’Ucraina di tentato omicidio
Mercoledì pomeriggio, le autorità russe si sono fatte avanti e hanno accusato l’Ucraina di essere dietro un attentato al Cremlino contro il presidente Vladimir Putin.
La Russia afferma che le autorità ucraine hanno tentato di attaccare il Cremlino e la residenza di Putin con due droni, definendolo un “attacco terroristico”. Inoltre, affermano che dietro il presunto attacco ci sarebbero stati proprio gli Stati Uniti, cosa che le autorità americane negano con forza.
Esperto: – La bandiera non reagisce
Il presunto attacco sarebbe avvenuto nella notte di mercoledì.
Il noto think tank ISW, che analizza quotidianamente la guerra della Russia in Ucraina, ritiene probabile che l’attacco sia stato inscenato dalle autorità russe.