Juana Rivas farà ricorso in Cassazione contro la decisione della Corte d’Appello del Comune di Cagliari che le ha negato l’affidamento del più piccolo dei suoi due figli, che deve restare in Sardegna con il padre, Francesco Arcuri, anche se è possibile visitare Esso.
In dichiarazioni all’EFE, la direttrice e consulente legale del Centro delle donne di Maracena (Granada), Francisca Granados, ha ritenuto che la condanna civile italiana sia basata, a suo avviso, sulla “falsa sindrome dell’alienazione genitoriale” (SAP) e ” radicalmente” è in contrasto con la Convenzione di Istanbul.
Parimenti, ritiene che la citata sentenza “non tenesse affatto” conto di diverse segnalazioni della Procura Generale di Cagliari che, nell’ambito di un altro procedimento penale in corso, riterrebbe provato che il padre dei minori avesse assunto in ripetuti atti di comportamento aggressivo nei confronti dei suoi figli.
Granados, che ha indicato che Juana Rivas non intendeva in questo momento rilasciare dichiarazioni pubbliche, ha ricordato che il pm, in un’udienza dello scorso novembre, si è spinto ad affermare che l’involuzione comportamentale progressiva manifestata dai minori non consente di continuare con la tutela del padre.
“Una sentenza come quella di Cagliari, al momento in Spagna, sarebbe materialmente impraticabile, impossibile. Non è accettabile che l’affidamento esclusivo di un bambino sia affidato a un padre, essendo stato avviato un procedimento penale per aver maltrattato questo bambino”, ha spiegato.
GIUDIZIO ITALIANO
La sentenza prevede che il figlio maggiore, di 17 anni, sarà affidato alle cure di Juana Rivas in Spagna, mentre il secondo, di 9 anni, dovrà stare con il padre in Sardegna.
La madre spagnola, invece, “può esercitare il suo diritto di visita al minore esclusivamente in Sardegna” o nel piccolo comune di Carloforte, nell’isola di San Pietro, dove risiede il padre.
Potrai farlo nei fine settimana dopo la fine della scuola il venerdì, durante le vacanze di Natale e durante le vacanze scolastiche ogni due anni. In questa settimana santa, precisa la sentenza, il minore deve restare con il padre.
In estate, Juana Rivas potrà ospitare il bambino per 15 giorni consecutivi prima della prima quindicina di luglio e altri 15 giorni nella prima quindicina di agosto, a meno che le parti in conflitto non concordino un’altra distribuzione.
Il giudice ha rigettato una richiesta di tutela del minore presentata da Rivas e ha anche ordinato ai servizi sociali di Carloforte di analizzare le condizioni del minore dopo aver trascorso del tempo con la madre.
Nella sentenza è raccolto un verbale del giugno 2022 in cui si afferma che il bambino aveva cambiato versione del suo rapporto con la madre e che lei e il fratello maggiore lo avevano fatto mentire.
Ascolta in diretta COPE, la radio dei comunicatori più popolari. Se lo desideri, puoi scaricare l’app COPE su iOS (iPhone) E Android.
E ricorda, da COPE troverai la migliore analisi delle notizie, le chiavi dei nostri comunicatori per capire tutto ciò che ti circonda, le migliori storie, intrattenimento e, soprattutto, quei suoni che non troverai da nessun’altra parte.