MILANO, 10 giugno (Reuters) – Un tribunale italiano ha sanzionato lunedì un’azienda di proprietà della filiale italiana del gruppo di moda francese Christian Dior per aver subappaltato la sua produzione a società cinesi accusate di lavoro forzato.
Un tribunale di Milano ha posto la manifattura Dior Srl in amministrazione controllata per un periodo di un anno, secondo un documento giudiziario visionato da Reuters.
Il documento afferma che la società non ha “adottato misure adeguate per verificare le effettive condizioni di lavoro o le capacità tecniche degli appaltatori”.
L’indagine prende di mira quattro subappaltatori cinesi che impiegano 32 lavoratori nelle fabbriche intorno a Milano. Due di loro erano immigrati clandestini e sette dipendenti lavoravano senza i documenti necessari.
I dipendenti vivevano e lavoravano in “condizioni igienico-sanitarie inferiori al minimo richiesto”.
Nei documenti visionati dalla Reuters, i giudici notano che i lavoratori erano costretti a dormire sul posto di lavoro per avere “disponibilità di manodopera 24 ore su 24”.
Non è stato possibile contattare immediatamente LVMH, la società madre di Dior, per un commento.
Il tribunale di Milano ha intrapreso un’azione simile contro altre due case di moda, il gruppo Armani ad aprile e un’azienda italiana di borse l’anno scorso. (Segnalazione di Emilio Parodi; versione francese Zhifan Liu, montaggio di Sophie Louet)