MILANO (awp/afp) – L’inflazione dei prezzi al consumo ha rallentato ulteriormente in Italia ad agosto, scendendo al 5,5% su base annua, in calo dal 5,9% di luglio, secondo i dati preliminari diffusi giovedì dall’Istituto nazionale di statistica (Istat). divenne.
L’inflazione ha rallentato nuovamente grazie al persistente rallentamento dei prezzi dell’energia e al rallentamento della crescita dei prezzi dei prodotti alimentari, ha affermato l’Istat.
Tuttavia, nel giro di un mese i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,4%.
Il rallentamento dell’inflazione è dovuto principalmente al rallentamento dei rincari dei prodotti energetici non regolamentati (da +7% a +5,7%), alimentari trasformati (da +10,5% a +10,1%) e non trasformati (da +10,4%) al +9,2%) e i servizi legati ai trasporti (da +2,4% a +1,2%).
Al contrario, i prezzi dei servizi legati all’edilizia abitativa hanno accelerato, passando dal 3,6% al 4%.
Il “paniere delle casalinghe” (alimentari, prodotti per la pulizia e articoli per la cura e l’igiene) ha registrato un’ulteriore flessione, passando dal +10,2% al +9,6%.
Il ministro dell’Economia Adolfo Urso ha firmato all’inizio di agosto un “patto antiinflazione” con i distributori, che prevede prezzi moderati su una selezione di prodotti alimentari di base dal 1° ottobre al 31 dicembre.
L’aumento dell’indice di inflazione calcolato secondo gli standard armonizzati dell’Unione Europea (IPCA) è stato identico a quello nazionale, raggiungendo il 5,5% su base annua in agosto rispetto al 6,3% di luglio.
L’inflazione in Italia resta leggermente superiore a quella dell’Eurozona, rimasta stabile al 5,3% in agosto.
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