Per vent’anni Silvio Berlusconi ha monopolizzato la visione mondiale dell’Italia grazie alla sua particolare comprensione della politica, con i suoi titoli sulle sue provocazioni e processi, i suoi scandali e le sue vicende colorite. Oggi è morto all’età di 86 anni il multimiliardario, imprenditore dei media e pluripremiato primo ministro italiano.
Di tutti i primi ministri politicamente instabili che l’Italia ha avuto dalla fine della seconda guerra mondiale, nessuno ha governato il paese tanto quanto Berlusconi – per un totale di nove anni. Riuscì a conquistare il potere in numerose occasioni: nel 1994, 2001, 2005 e 2008. Berlusconi sarebbe andato meglio da candidato che da capo del governo: era un maestro nell’arte di sedurre il popolo, un modello per molti populisti. Potrebbe contare sul potere dei suoi media: i tre canali televisivi nazionali privati, per i quali non è necessario pagare, appartengono al suo impero.
Nonostante le continue offerte di nuove opportunità, Berlusconi ha fallito come riformatore del Paese, come aveva sempre considerato se stesso. Le sue battute erano spesso ironiche e inquietanti allo stesso tempo. Una volta disse: “Io sono il Gesù Cristo della politica”. Un’altra volta: “Solo Napoleone ha fatto più di me, ma io sono più grande.
Entrò in politica nel 1993 e riuscì a unire la destra italiana in un blocco – dai postfascisti alla Lega Nord fino ai democristiani della vecchia Democrazia Cristiana. Berlusconi ha ampiamente contribuito a far sì che il sistema politico eterogeneo diventasse bipolare e quindi un po’ più stabile per due decenni.
Berlusconi non ha trovato un successore
Il suo istinto per ciò che la gente voleva sentire ha consolidato il ruolo di leadership di questo politico colorato. Ma nell’autunno della sua carriera, gli errori strategici di Berlusconi si accumularono. Non è riuscito a trovare un successore in grado di mantenere la coesione del campo. Oggi il suo partito non è più al vertice ed è l’estrema destra italiana a governare il Paese. Il partito liberale di Berlusconi, Forza Italia, è ora solo un partner minore del partito post-fascista Fratelli d’Italia e della Lega Populista di destra. Lui stesso non era ministro di questa alleanza, ma era membro del Senato, la seconda camera parlamentare italiana.
Berlusconi si è trovato più volte al centro di scandali che coinvolgono potere, denaro e donne. Era un ospite permanente sul molo. È stato legalmente condannato più volte e temporaneamente interdetto dalle cariche politiche.
Resterà il ricordo di un’incredibile ascesa dopo che la maggior parte dei partiti della Prima Repubblica Italiana sprofondarono nella palude della corruzione nei primi anni ’90 e questo artista milanese sempre ridente salì sul palco. Berlusconi ha dato agli italiani la sensazione di poter rendere la loro vita migliore, più facile, più libera e più divertente.