Italia: fuga di un russo ricercato dagli Usa

Il figlio di un alto funzionario russo, arrestato in Italia su richiesta di Washington e messo sotto un braccialetto elettronico, è svenuto in libertà il giorno dopo che la giustizia italiana ha deciso di consegnarlo agli Stati Uniti, riferisce venerdì la stampa italiana.

Artyom Ouss, figlio del governatore siberiano di Krasnoyarsk Krai Alexandre Ouss, è ricercato da Washington per un caso di vendita illegale di tecnologia americana ad appaltatori della difesa in Russia.

È stato arrestato all’aeroporto di Milano Malpensa a ottobre. Era agli arresti domiciliari con un braccialetto elettronico in attesa di una decisione del tribunale sulla sua estradizione negli Stati Uniti.

Martedì la magistratura italiana ha dato il via libera alla sua estradizione e il giorno dopo Artiom Ouss è scomparso.

Secondo il quotidiano La Repubblica, nella tarda mattinata di mercoledì i Carabinieri hanno controllato il signor Ouss, che si trovava ancora nella sua abitazione alle porte di Milano, ma intorno a mezzogiorno è scattato l’allarme del braccialetto elettronico e l’uomo è stato ritrovato lì.

Il quotidiano accenna alla possibilità che sia già all’estero, ipotesi sostenuta anche dal quotidiano Corriere della Sera.

“Attualmente, la partecipazione dei servizi segreti di Mosca all’assistenza alla fuga non può essere esclusa”, aggiunge questo giornale.

Artiom Ouss, insieme ad altri quattro russi e due broker petroliferi venezuelani, è sospettato di aver acquistato dagli Stati Uniti componenti elettronici destinati ad equipaggiare aerei, radar o missili e di averli rivenduti ad appaltatori della difesa russi, eludendo le sanzioni applicabili.

Questa rete è sospettata di utilizzare la stessa società di copertura per trasferire centinaia di milioni di barili di petrolio venezuelano in Russia e Cina.

“Come padre, sono molto preoccupato per mio figlio. Non so dove sia e non so esattamente cosa sia successo. Posso solo dire che, secondo Artyom, l’appartamento in cui alloggiava era ben sorvegliato dai carabinieri. Siamo anche venuti da lui diverse volte la sera. Quindi davvero non capisco come sia potuto scomparire”, ha detto venerdì suo padre Alexandre Ouss alla stampa in Russia.

Commentando le accuse contro suo figlio, il signor Ouss ha ritenuto che “sia stato grossolanamente fabbricato” e che Artiom sia stato al centro di un “gioco geopolitico”.

Alberto Gabriele

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *