Dopo il successo di Game of the Lady, Netflix rivisita la storica serie navigando sul sito storia di successo femminile. A pochi giorni dalla Giornata internazionale dei diritti della donna, la legge di Lidia sta attirando l’attenzione di tutti.
Cos’è questa nuova serie che ha persino superato la serie You con Penn Pagdley?
E a ragion veduta, questa nuova fiction storica ha stabilito record di ascolti in pochissimo tempo, superando anche la quarta stagione della celebre tu serie con Penn Bagley. Questa serie è un vistoso tributo a un combattente di nome Lidia poeta che si sono battuti per essere iscritti all’albo ufficiale degli avvocati in Italia a fine anno 19 Secolo.
Per tutta la serie, seguiremo il suo percorso disseminato di insidie e la sua infallibile determinazione ad essere accettato a tutti i costi in questo ambiente maschile molto chiuso. Con la sua immancabile tenacia e il suo carattere limpido, la giovane donna vuole realizzare il suo sogno a tutti i costi.
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Lidia fa la sua legge (Netflix): una storia ispirata a fatti realmente accaduti
Il personaggio di Lidia poeta interpretata dall’attrice e cantante Matilde Da Angeli realmente esistito. È nata nel 1855 ed è la più giovane di otto figli. L’educazione le è stata a cuore fin dalla prima infanzia e ha conseguito il diploma di insegnante a pieni voti. Durante i suoi studi, ha scelto naturalmente la legge e si è laureata alla facoltà con il massimo dei voti dai suoi professori. Ironia della sorte, scriverà la sua tesi sul posto delle donne nella società, cogliendo l’occasione per fare riferimento alla sua mancanza del diritto di voto. Le cose si complicano per la giovane donna quando vuole entrare nel bar.
A quel tempo è stata la prima donna in assoluto a presentare una simile domanda. Se la sua richiesta sarà accettata dalla maggioranza, sarà rapidamente contestato dal procuratore generale. Da quel momento inizia la lotta per Lidia e lei non smetterà di lottare per mettere a tacere le iniezioni sessiste contro le donne nella società italiana. Per continuare ad esercitare ufficiosamente la professione forense, la giovane viene assunta presso lo studio legale del fratello Giovanni Enrico, anch’egli avvocato. Ufficiosamente, Lidia continuerà ad esercitare e continuare la sua lotta per l’emancipazione femminile, in particolare attraverso il suffragio o la parità di genere. Nel 1919, dopo anni di lotte, fu ufficialmente ammessa all’Ordine degli Avvocati di Torino. Sarà quindi la prima donna avvocato italiana.
Dopo la mania in giro omicida seriale come la serie di Jeffrey Dahmer o The Watcher, la serie Lidia detta la sua legge continua a battere i record.
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