Gli intrighi italiani sono passati, è stato trovato un nuovo finanziatore e questa stagione la Pro Reco parteciperà all’Eurocup, la seconda competizione europea più forte. Sì, con quel nome. No, ha detto pallanuoto, perché ha avuto il benestare.
È arrivato il via libera dalla Federazione Italiana Nuoto, la risposta è affermativa: la pallanuoto Reko può essere Pro Reko! E non solo, non ha rilevato solo il nome, ma anche il marchio, ha ereditato tutti i trofei. Era come se durante l’estate non fosse successo nulla di drammatico, come se quell’uomo non fosse stato lì.
Miliardario brasiliano Alessandro Bering entra nel club, si prende le responsabilità. C’è invece un nuovo capo Gabriele Volpi e non voleva una zucca senza radici, ma essere il capo di un marchio globale di pallanuoto. Tutto ciò che doveva essere stirato è stato stirato.
La pallanuoto fluviale è durata quanto è servito, è servita solo per candidarsi in tempo per il campionato italiano. La Pro Reko torna sul palco. Le procedure sono finite e come lo considereremo, se come successore o come qualcosa di completamente nuovo… Dipende da ciascuno.
È sempre Sandro Sukno il timoniere, ed è presente anche un gruppo di giocatori delle stagioni precedenti: Marco de Lungo, Francesco di Fulvio, Aaron Younger, Ben Hallock, Giacomo Canella, Francesco Condemi, Matteo Jocchi Grata, Gonzalo Ecenice, Andrea Fondelli, Nicolas Preschuti…
Hanno accettato nuovi contratti e salari più bassi. Almeno questo era l’annuncio. Hanno accettato di far parte di qualcosa di nuovo, ma in realtà vecchio. Perché non c’è un grande cambiamento se chiudi gli occhi.
Stasera, nella nuova era del club, giocherà la prima partita contro il Primorje di Rijeka, che è Gabriele Volpi anche finanziato per un certo periodo. Dieci anni fa, durante la finalissima, si decideva chi sarebbe stato il campione del Vecchio Continente, la Pro Reko vinse la Champions League. Oggi si comincia con la qualificazione alla Coppa dei Campioni…