L’Italia contro le ingerenze del Cremlino
La raccomandazione elettorale di Medvedev suscita indignazione
22/08/2022, 09:15 (aggiornato)
Nelle elezioni in Russia, la cricca del Cremlino vince sempre in anticipo. Ora il vassallo di Putin Medvedev sta dicendo agli italiani su Telegram come dovrebbero votare. Il punto di riferimento per la sua raccomandazione è quello che vuole Mosca. La chiamata ha suscitato indignazione a Roma.
Le dichiarazioni dell’ex presidente russo Dmitry Medvedev secondo cui gli elettori europei dovrebbero “punire” i loro governi “stupidi” hanno scatenato un dibattito poco prima delle elezioni parlamentari in Italia sulla possibile influenza di Mosca sulle elezioni. “Interferenze russe” titolava il quotidiano “La Repubblica”. Allo stesso modo, titolava Il Messaggero, mentre il Corriere della Sera scriveva: “La Russia stravolge le elezioni italiane”.
In un lungo post su Telegram, Medvedev ha scritto giovedì che la Russia “non solo vorrebbe che i cittadini europei si ribellassero contro le azioni dei loro governi”, ma anche che “li ritenesse responsabili e li punisse per la loro sfacciata stupidità”. “Quindi agite, vicini europei! Non rimanete in silenzio! Chiedete responsabilità!”, ha chiesto Medvedev, che è attualmente vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo.
Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha condannato il contributo come “ingerenza russa nelle elezioni in Italia” e ha invitato i partiti italiani a opporsi insieme. Il leader del Pd di centrosinistra Enrico Letta ha detto che Mosca sta cercando di cambiare la direzione della politica estera italiana, che era stata “molto chiaramente dalla parte dell’Ue e della Nato” fin dall’inizio della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Il governo del primo ministro uscente Mario Draghi ha condannato fermamente l’invasione russa dell’Ucraina e ha sostenuto Kiev con consegne di armi e aiuti umanitari.
Salvini: ‘Non vado in Russia da molto tempo’
Se, come previsto, un’alleanza elettorale di destra dovesse vincere le elezioni politiche del 25 settembre, la politica dell’Italia nei confronti della Russia potrebbe cambiare. Mentre l’estrema destra Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni si è schierata con l’Ucraina, la Lega del populista di destra Matteo Salvini e Forza Italia dell’ex primo ministro Silvio Berlusconi hanno legami di lunga data con la Russia e il presidente russo Vladimir Putin. Nel 2017 la Lega ha firmato un patto di cooperazione con il partito Russia Unita di Putin.
Salvini, che una volta amava posare in magliette con un ritratto di Putin, ha sottolineato venerdì che “non è stato in Russia per anni”. Mosca “non ha la minima influenza sulle elezioni in Italia”, ha detto durante un’apparizione a Milano.
(Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta venerdì 19 agosto 2022.)