Colpisce più di 4 milioni e 200.000 italiani. Che spesso arrivano in ritardo alla diagnosi, soprattutto quando il primo contatto con il medico di famiglia non è determinante e non permette di riconoscere questi primi segni, come:anemiaindicando la presenza malattia renale cronica. Per aiutare i medici di base e i nefrologi a identificare la patologia, il progetto KAN (Kidney Anemia Network), ideato e gestito da Isheo e realizzato con il contributo incondizionato di Astellas Pharma, ha sviluppato il Scheda Nefrologia, una guida multidisciplinare grazie al lavoro partecipativo di diversi attori. Uno strumento – mostra ora un’indagine presentata al convegno nazionale La gestione della cronicità in Italia: focus sull’anemia dovuta a malattia renale cronica, organizzato in occasione della Giornata mondiale del rene sotto l’egida della Federazione delle Associazioni dei Dirigenti degli Ospedali Internisti (FADOI) e divenne l’Associazione dei Pazienti ANED – che i MMG ritengono necessaria e adeguata alle loro esigenze.
Uno strumento utile
Nell’indagine condotta nell’ambito del progetto KAN è stato chiesto a 24 MMG (circa 35.000 pazienti in totale) di valutare la funzionalità della scheda nefrologica. Ebbene, il 91% di loro ha affermato di esserlo attrezzo utilee il 40% afferma di usarlo più di una volta alla settimana. Un risultato che premia il lavoro articolato e partecipato di diversi stakeholder, tra cui un selezionato gruppo di medici di medicina generale, per valutare l’efficacia e l’opportunità dell’utilizzo di questo strumento.
“Grazie alla sua capacità di sintesi e precisione, la cartella nefrologica può aiutare a colmare il gap di conoscenza tra i medici sui rischi di malattia renale latente”, ha commentato Marina Moscatelli, medico di base specializzato in medicina interna e nefrologia e membro della Federazione italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG). Un’adeguata diffusione della scheda nefrologica, ha aggiunto Davide Integlia, direttore di ISHEO, può ridurre il rischio di invio tardivo del paziente con malattia renale cronica allo specialista. Ma, aggiunge Integlia, dovrebbe essere integrato nel software gestionale messo a disposizione dei medici di medicina generale su tutto il territorio nazionale.
Insufficienza renale cronica, cos’è la mappa nefrologica e come può ritardare la dialisi?
di Dario Rubino
16 dicembre 2022
identificare i pazienti
“La scheda di nefrologia – ha sottolineato Luca De Nicola, Professore ordinario di Nefrologia presso l’Università della Campania L. Vanvitelli e membro della Società Italiana di Nefrologia (SIN) – è uno strumento semplice per identificare i pazienti con malattia renale cronica e portarli ad una corretta cogestione tra medici di medicina generale e specialisti”. Il punto di forza di questo strumento è infatti ilapproccio multidisciplinarecome ha sottolineato anche Dario Manfelloto, Presidente della Fondazione FADOI: la messa a fattor comune delle competenze per definire strategie efficaci è il primo passo verso l’innovazione nel percorso del paziente nefrologico e verso una vera e propria medicina di iniziativa.
“È importante identificare la popolazione non dichiarata di malati renali cronici e indirizzarli rapidamente agli specialisti in quanto ciò può avere effetti positivi molto significativi: meno dialisi, riduzione dei costi a carico del SSN, ma soprattutto un migliore qualità della vita per il paziente”, ha concordato la Senatrice Tilde Minasi, Commissione Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale. “Investire in strumenti per aumentare la capacità di diagnosticare rapidamente e curare correttamente i pazienti – ha concluso la senatrice Ylenia ZAMBI – ci consente di migliorare la qualità delle cure nel nostro sistema sanitario”.