In Italia è stato identificato un terzo focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità

Il Servizio Alimentare e Veterinario dello Stato informa che un altro caso di influenza aviaria H7 ad alta patogenicità è stato rilevato nel ferrarese. Il pericoloso virus è stato confermato in un allevamento di pollame dove venivano allevati 19.850.000 tacchini. Si tratta del terzo focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità in Italia.

Secondo i veterinari italiani, la voliera si trova nella regione di Portomagiore, vicino al luogo del primo focolaio di influenza aviaria (15/08/2013). Tutti i tacchini allevati nel pollaio vengono immediatamente distrutti e viene effettuata un’indagine epidemiologica per scoprire come il virus è entrato in questo pollaio. Intorno al focolaio della malattia sono state istituite zone di protezione di 3 km e zone di sorveglianza di 10 km, l’esportazione di prodotti avicoli da queste zone è vietata e vengono applicate rigorose misure di biosicurezza.

“Oggi, 26 agosto, nel corso della riunione del Comitato permanente per la catena alimentare e la salute animale (SCOFCAH) della Commissione Europea, le competenti autorità italiane presenteranno ai rappresentanti dei Paesi dell’Unione Europea la situazione influenzale dell’influenza aviaria nel loro Paese , e presentare le misure preventive applicabili. La situazione in Italia è motivo di grande preoccupazione per le autorità veterinarie europee, perché è il terzo caso di influenza aviaria in poche settimane. Inoltre, la situazione è complicata dall’inizio dell’epidemia di influenza aviaria periodo migratorio”, ha commentato Marius Masiulis, capo del dipartimento delle operazioni di emergenza del Servizio alimentare e veterinario statale.

Alberto Gabriele

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