L’ultima volta che un campione del mondo è rimasto scioccato è stato nel 2002
I campionati del mondo sono in grado di dirigere le sensazioni, ma raramente è successo che uno dei campioni del mondo ai Mondiali subisca una sconfitta clamorosa come l’Argentina ha sentito oggi in un duello con l’Arabia Saudita (1:2).
Questo trionfo dei “falchi” sauditi passa alla storia ed è uno dei sei più grandi della storia. L’ultima sensazione è stata data all’Italia ai Mondiali del 2002 dai padroni di casa della Corea del Sud, vittoriosi 2-1 ai supplementari. Negli ottavi di finale Vieri porta in vantaggio gli azzurri al 18′, Ki Hyun Seol manda ai supplementari all’88’ e Jung-Hwang Ahn regala ai coreani un clamoroso trionfo con un gol al 117′.
Nel 1982 sorprese i tedeschi Algeria con una vittoria per 2:1 (Magyar e Bellumi), e gli argentini erano ai Mondiali in Italia nel 1990 sconfitto dal Camerun 1:0 (Omam Bijik), ma hanno raggiunto la finale più tardi. Ricordiamo ancora la sconfitta dell’Italia contro la Corea del Nord ai Mondiali del 1966 (1:0), ma anche il trionfo degli Stati Uniti sull’Inghilterra in Brasile nel 1950 (1:0).
L’Arabia Saudita ha scritto un’altra pagina nella storia del Mondiale perché nella formazione titolare contro l’Argentina, l’allenatore Hervé Renard aveva fino a nove calciatori della stessa squadra, l’Al Hilal.
Il miglior club di questo paese ha fornito 12 calciatori per questa Coppa del Mondo, e Mohamed Al-Breik, Abdullah Otaif e Nasser Al-Dawsari non erano titolari. Gli altri hanno giocato dall’inizio contro Leo Messi ei ‘gauchos’ e hanno fatto scalpore.
Era la formazione titolare: Al Owais (Al Hilal) – Abdulhamid (AL Hilal), Tambakti (Al Shabaab)Al Bulaihi (Al Hilal), Al Shahrani (Al Hilal) – Al Shehri (Al Hilal), Kano (Al Hilal), Al Malki (Al Hilal), Salem Al Dawsari (Al Hilal) – Al Faraj (Al Hilal) – Al Buraikan (Al Fateh).
Per i sauditi il duello di oggi è stato il 17esimo del sesto Mondiale e solo la quarta vittoria, con due pareggi e 11 sconfitte.