Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki uscirà questo mercoledì, 1 novembre. Scoprite la nostra recensione di questa nuova meraviglia.
Stiamo assistendo all’ultimo sforzo del regista e designer giapponese, dieci anni dopo aver dichiarato di voler andare in pensione in pace – e sette anni dopo aver deciso di fare un passo indietro per dedicarsi agli inizi di questo nuovo progetto? Niente è meno certo se alla fine gli crediamo. Ma se così fosse, sarebbe un impressionante spettacolo pirotecnico visivo e narrativo con cui l’ormai ottantenne andrebbe in pensione.
In un certo senso, è un vero e proprio highlight di colori e animazioni a cui siamo invitati, alternativamente nuovi e insidiosi riferimenti ai vecchi successi Ghibli, che insieme esacerbano uno scenario che a volte può lasciare la sensazione di troppo nel viaggio iniziatico da fare come un adolescente dopo la seconda guerra mondiale.
Ma in questo labirinto animale, dove pellicani e parrocchetti diventano mostri sbuffanti – e con loro un airone alternativamente nemico e amico – è una poesia senza eguali che affascina irresistibilmente lo spettatore, come questi warawara, creature traslucide che come palloncini crescono sottoterra e volano lontano dalla luna piena. La magia resta ed è una vera gioia lasciarsi guidare da essa.
Saverio Bonnet
Potete trovare questa recensione del film qui Il ragazzo e l’airone e tanti altri nel nostro numero 157, disponibile in edicola e via il nostro negozio online.
realizzazione : Hayao Miyazaki
distribuzione :
- Masaki Suda: L’airone cenerino
- Takuya Kimura nel ruolo di Shoichi Maki
- Ko Shibasaki: Kiriko
- Yoshino Kimura nel ruolo di Natsuko
- Shohei Hino nel ruolo del prozio
- Jun Kunimura: Il re dei parrocchetti
- Kaoru Kobayashi nel ruolo del Vecchio Pellicano